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La città si prepara ad accogliere Diana Kennedy

Domenica 15, di fronte alla statua di Aldo Moro, giungerà a termine il pellegrinaggio dell’illustratrice tedesca che da aprile ha ripercorso le tappe della vita del celebre statista

 

Il traguardo è ormai ad uno schioppo. La tappa finale, Maglie, si intravede ormai da lontano. Dopo 2mila chilometri, Diana Kennedy, la scrittrice e illustratrice tedesca (ma residente in Francia) che lo scorso 17 aprile è partita dalla Francia per un pellegrinaggio attraversando tutti i luoghi simbolo della vita di Aldo Moro, nato proprio a Maglie un secolo fa, è pronta a ricevere la giusta accoglienza. Domenica 15 novembre infatti, l’Amministrazione comunale ha organizzato una giornata per dare il meritato benvenuto a Diana e Gamin, il suo asino, fedele compagno di questa avventura. L’arrivo, previsto inizialmente per domenica scorsa, è stato posticipato a causa di alcuni malanni che nelle ultime settimane hanno fiaccato la temeraria francese, che non le hanno in ogni caso impedito di portare a termine questa impresa.

Alle 10 di mattina Diana riceverà l’abbraccio dei magliesi proprio davanti alla statua di Aldo Moro e la sua casa natia, in via San Giuseppe, dove spiegherà i motivi di questa suo viaggio forse più interiore, prima che esteriore. Successivamente, il programma prevede lo spostamento presso il Museo “De Lorentiis”, a cui la pittrice donerà il ritratto del grande statista democristiano che ha composto durante questi mesi di pellegrinaggio ‘laico’ tra le Alpi, gli Appennini e il Salento. 

Un cittadino magliese, Giovanni Bucci, ha seguito fin dall’inizio questa vicenda, che nel corso del tempo lo ha letteralmente appassionato fino a diventarne il sostenitore numero uno e stringere un legame forte con Diana: “Ho voluto creare una pagina Facebook per seguirla in questa incredibile avventura. Mi dispiace che alcuni media non abbiano colto lo spirito di tutto ciò e abbiano maliziosamente pensato ad un’opera di marketing” (la Kennedy sta per uscire nelle librerie con un volume dedicato alla vita di Aldo Moro). 

La famiglia Moro, tuttavia, non sarà presente e questo rammarica non poco Bucci: “Pur comprendendo profondamente le ragioni storiche per le quali la famiglia non ha più voluto avere contatti pubblici, sarebbe stato molto apprezzato un messaggio, un saluto, una telefonata alla nostra Diana, perché la sua impresa non ha nulla a che vedere con la triste vicenda del nostro grande conterraneo ma, semplicemente, è un grande omaggio alla sua figura di uomo e di statista”. 

 

Ugo Tramacere