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La chiesa madre compie 300 anni

L’edificio sacro, realizzato su una chiesa preesistente, venne edificato tra il 1699 e il 1712, grazie al contributo dell’intera cittadinanza 
 
La ricorrenza non poteva passare inosservata, tanto che, al preciso scopo di festeggiare il 300esimo compleanno della chiesa matrice, intitolata a Maria Santissima Annunziata, sono state organizzate da un apposito comitato diverse iniziative. L’obiettivo è quello di far conoscere meglio ai fedeli il tempio sacro ed i preziosi tesori che esso custodisce. Non a caso si sta provvedendo alla realizzazione di depliant informativi e alla strutturazione di percorsi tematici.
Le manifestazioni hanno preso il via il 13 ottobre, con la settimana della fede, e si protrarranno sino a giugno. Il prossimo appuntamento è fissato per il 18 novembre, quando, alle 18.30, l’architetto Mario Cazzato relazionerà sul tema “Barocco a Casarano: la Chiesa matrice”. I lavori di restauro, che si protraggono da oltre un decennio, stanno riportando la chiesa al suo antico splendore. Del resto, i tesori contenuti all’interno della chiesa sono veramente tanti, a partire dai dipinti dei noti pittori Oronzo Tiso e Giovanni Andrea Coppola. Ma la chiesa madre nasconde non pochi misteri, come quello relativo ad alcuni altari interni ed al portale d’ingresso che risultano essere più antichi rispetto al resto della chiesa. L’arcano è presto risolto: si tratta, infatti, di importanti manufatti barocchi, collocati nella loro posizione attuale nel 1874, dopo essere stati rimossi dalla chiesa di San Francesco della Scarpa a Lecce. 
“A distanza di tre secoli -commenta il parroco don Agostino Bove-, le parrocchie a Casarano sono diventate cinque, ma la nostra chiesa madre rimane come un monumento che parla bene delle generazioni che ci hanno preceduto e si consegna a noi fiducioso di essere apprezzato, curato, conservato e soprattutto frequentato ed amato da tutti noi”.
 
Alberto Nutricati