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La carica dei 320 alla conquista di Palazzo dei Domenicani

Sono 20 le liste a sostegno dei 6 candidati sindaco che si contenderanno, all’ultimo voto, le preferenze dei casaranesi 
 
A contendersi la poltrona più importante di Palazzo di Città saranno la bancaria 53enne, ex vicesindaco e coordinatrice di Liber@città Francesca Fersino, l’avvocato 42enne ed ex assessore Attilio De Marco, l’ingegnere 51enne Franco De Matteis, il 25enne coordinatore provinciale di Io amo l’Italia Fernando Rizzello, il commercialista 47enne ed assessore provinciale del Pdl Gianni Stefàno ed il 57enne dipendente Asl ed ex presidente del consiglio comunale Paolo Zompì.
A sostenere Francesca Fersino saranno quattro liste: Liber@città, Movimento Regione Salento, Futuro e libertà e Casarano nel cuore. Attilio De Marco, invece, può contare sull’appoggio della coalizione di centrosinistra composta da Partito democratico, Udc, Italia dei valori, Api e dalla civica Con Attilio De Marco. Più decisamente sbilanciata verso sinistra la coalizione che regge la candidatura di Franco De Matteis e che conta sull’apporto di Sinistra ecologia e libertà e del Partito dei Comunisti italiani.
Lista unica, invece, per il giovane Fernando Rizzello, che corre con il sostegno del partito di Magdi Cristiano Allam, Io amo l’Italia. Ben più numerosa, invece, la formazione di Gianni Stefàno che annovera al proprio interno Pdl, Centro cristiano democratico, La Puglia prima di tutto, Verdi e la civica Gianni Stefano sindaco. Al fianco di Zompì, invece, si schierano la civica Casarano sempre, i Socialisti e Casarano Viva, la lista nata dal movimento dell’ex sindaco Ivan De Masi.
Quel che è certo è che non è stata impresa facile allestire le liste. La disaffezione e la sfiducia nei confronti della politica non ha certo giocato a favore di chi ha cercato di costruire una solida coalizione e delle liste di candidati credibili da presentare agli elettori. A questo si aggiunga il clima intimidatorio che, secondo alcuni, si sarebbe creato per “convincere” qualcuno a non scendere in campo a sostegno di certi candidati a sindaco. È questa l’accusa lanciata, alla vigilia della scadenza del termine ultimo per la presentazione delle liste, da Francesca Fersino. 
“Alcune liste -ha dichiarato l’ex vicesindaco Fersino- hanno candidato al loro interno non imprenditori, ma affaristi. Non chi si impegna a sostegno del proprio territorio, ma chi guarda esclusivamente ai propri interessi personali. Noi non abbiamo affaristi nelle nostre liste, semplicemente perché non abbiamo cambiali da pagare. Alcuni candidati alla carica di primo cittadino, invece, hanno inserito questi personaggi come candidati consiglieri nelle proprie liste. Ma poi ci sono anche gli affaristi che non compaiono, quelli che non sono candidati, ma che costringono le persone che sponsorizzano a rappresentarli, esercitando pressioni vergognose nei confronti di persone a noi vicine”.
È facile capire, quindi, come non sia stato facile comporre le singole liste. Sembrano lontane anni luce le amministrative del 2009, quando ai nastri di partenza si presentò un vero e proprio esercito composto da ben 400 candidati.