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Klodiana Cuka, dalla terra delle Aquile una storia di speranza

Alle prossime elezioni regionali parteciperà anche Klodiana Cuka, albanese di origine, scesa in campo per rendere ancora di più la Puglia e l’Italia una terra d’accoglienza e di rispetto dei diritti 

 

Una delle storie più significative che si cela dietro alle migliaia di volti dei candidati alle prossime elezioni regionali, è certamente quella di Klodiana Cuka (nella foto). Nata a Durazzo il 13 aprile 1972, risiede in Italia dal 1993 a Lecce, dove è arrivata con un contratto di lavoro come collaboratrice domestica. Il 24 aprile 2009, dopo 17 anni di permanenza in Italia, ha giurato fedeltà alla Repubblica Italiana e osservanza alla Costituzione, acquistando così la cittadinanza italiana. Nel 2002 ha conseguito il diploma di mediatrice linguistico culturale, con la specializzazione per le strutture penitenziarie, presso l’Ong Cies – Centro Informazione Educazione allo Sviluppo di Roma. Da questa esperienza nasce l’idea di fondare Integra Onlus. “Ecco come -sottolinea la Cuka- all’inizio del 2003, un’immigrata che ritiene di ‘avercela fatta’, con tanta voglia di aiutare gli altri immigrati, si trova ad unire un gruppo multietnico che, insieme a dei professionisti italiani, dà vita ad Integra Onlus – Associazione per l’Integrazione e la Condivisione degli Immigrati, della quale sono anche il Presidente”. Dal 2009 Klodiana Cuka è vice presidente regionale Puglia e presidente di Lecce dell’Als Mcl Associazione lavoratori Stranieri del Movimento Cristiano Lavoratori di Lecce. “Da quando ho posato i piedi in questo Paese -ricorda Klodiana Cuka- ho iniziato a sognare traguardi importanti per la mia vita, anche se qualcuno in tutti questi anni ha provato a spiegarmi che in Italia non è possibile sognare perché i sogni nel Belpaese non si avverano mai. Io, però, non ho rinunciato ai miei sogni, e, in punta di piedi con passione e caparbietà com’è nel mio carattere, ho iniziato il mio cammino”. 

Un percorso di cambiamento che ha portato la Cuka a ricercare anche una nuova prospettiva della vita, attraverso la fede cattolica: “Arrivata atea, per cultura imposta, dopo un percorso spirituale durato qualche anno, con molta convinzione nel 2006 mi sono battezzata, scoprendo nella forza delle fede la risorsa più grande dell’essere umano. Non mi lamento di aver avuto una vita difficile e costellata anche di sofferenza, ne sono, anzi, felice, perché sono convinta che Dio regala sofferenza solo a chi se la merita, perché solo chi soffre è in grado di apprezzare quegli attimi di felicità che questo meraviglioso mondo è in grado di regalarci. Per la mia storia, per il mio impegno a favore dell’integrazione, per la mia esperienza nella difesa dei diritti dei più deboli, nel volontariato, nel sociale, mi è stato chiesto di candidarmi alle elezioni regionali 2010, nella Lista di centrodestra La Puglia Prima di Tutto a fianco di Rocco Palese”. Kloidana Cuka è un riferimento importante per gli albanesi “un ponte vivente tra l’Italia e l’Albania”. E proprio in nome della volontà di gettare un ponte solido e duraturo tra Italia e Albania che la vicepresidente della Camera, Ardjan Turku, e il Ministro degli Esteri della Repubblica Albanese, Gazmend Turdiu, hanno voluto inviare all’Italia e alla Puglia un video messaggio di amicizia e fratellanza tra due popoli che hanno condiviso parte della propria storia.  “Ognuno di noi è artefice del proprio destino -afferma la Cuka-  e soprattutto chi, come gli immigrati, vuol far sentire la propria voce con convinzione e forza,  deve  mettersi in gioco in prima linea. Occorre combattere insieme per un obiettivo comune: rendere ancor di più la Puglia e l’Italia una terra d’accoglienza e di rispetto dei diritti”.