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Invalidi falsi? No, defunti

Gli agenti della Polizia Municipale a caccia di possessori di permessi per i parcheggi nelle strisce blu e gialle della città intestati a persone ormai decedute
 
Purtroppo, anche quest’anno è da constatare quanto sia cospicuo il numero di coloro che irregolarmente usufruiscono di permessi scaduti o contraffatti per poter sostare sulle strisce blu e gialle della città di Lecce senza pagare un centesimo che sia uno. Anche negli anni scorsi questo problema è venuto a galla ma mai nella misura venutasi a verificare quest’estate. Il problema di una scarsa coscienza civica da parte di una porzione del popolo leccese sta venendo a galla in molte delle sue sfaccettature e l’Amministrazione comunale, coadiuvata dalla Polizia Municipale, ritiene quanto mai opportuno intervenire in maniera radicale. 
Ai falsi tagliandi in riferimento alle strisce blu, è da rimarcare l’assai più indegna appropriazione indebita dei parcheggi adibiti ai diversamente abili. Il presidente della Sgm, Giovanni Peyla, ha inteso esporre tutto il suo rammarico e di conseguenza la sua indignazione con alcune dichiarazioni che avrebbe volentieri fatto a meno di esternare: ” Ad oggi abbiamo calcolato che sono in giro in città circa 250 permessi di persone ormai decedute ma che continuano ad essere usati da familiari o parenti che ancora non lo hanno restituito. È da dire che nomi e cognomi degli intestatari di tali tagliandi sono conosciuti al Comando della Polizia Municipale. Però -fa sapere Peyla- gli stessi vigili non riescono a ritirarli perchè i possessori dei permessi spesso non sono in casa o non si fanno trovare oppure si rendono irrintracciabili”. Poi, indignato, rimarca la sua amarezza per l’inciviltà di coloro che usufruiscono illegalmente dei parcheggi appositi solo per coloro in possesso di un permesso gratuito in quanto sfortunati possessori di disabilità: “In questo modo -rileva Peyla- si creano delle diversità, prima di tutto nei confronti di chi è veramente portatore di handicap o invalido, negando loro gli spazi cui hanno diritto, soprattutto nelle zone a maggiore concentrazione di traffico, come piazza Mazzini o il centro storico”. 
L’auspicio è quello di vedere pesantemente sanzionati coloro che, in modo sprezzante, perseverano nel compiere comportamenti al di fuori delle regole, con la certezza che prima di ripetere dei reati così esecrabili sappiano quali siano le amare e giustificate conseguenze anche in termini di dignità personale.
 
Francesco Covella