Cerca

In arrivo una Pet pubblica a Lecce?

La dirigenza della Asl esamina la situazione dal suo punto di vista, annunciando una nuova apparecchiatura pubblica in provincia 
 
Se la burocrazia e il mancato finanziamento del budget bloccano di fatto l’unica Pet-Tac (privata) esistente in provincia di Lecce, se ne acquista un’altra (pubblica). È questo il nuovo scenario che si rivela dalle dichiarazioni della dirigenza della Asl, che attualmente si ritrova alle prese con il Piano di Rientro e il successivo Piano di Riordino ospedaliero. Sono le due grandi ragioni per cui il budget è risicato e il centro del Gruppo Calabrese si ritrova con una Pet ferma fino a data da destinarsi. “Fino all’anno scorso -racconta il direttore sanitario dell’Asl Lecce, Franco Sanapo– la Pet-Tac più vicina era a Brindisi. Infatti, i dati del 2009 parlano chiaro: su 1.600 richieste di esami con Pet da parte di assistiti dell’Asl leccese, ben 1.100 sono stati assolti da Brindisi, mentre restano 500 utenti ancora non soddisfatti. In Puglia, attualmente ci sono due nuove Pet pubbliche a Barletta e a Bari, mentre per Lecce l’appalto dei lavori strutturali di realizzazione è stato affidato proprio in questi giorni. Per cui, in futuro si procederà ad acquistare una Pet (tempi burocratici permettendo). Ricordiamo che non si può fissare con certezza la data della messa in oera, anche se possiamo stimarla approssimativamente in 6 o 7 mesi dall’affido dei lavori. Comprendo la delusione dell’imprenditore che ha investito nella Pet e poi non si è visto attribuire il budget, pur detenendo il monopolio dell’attrezzatura in provincia, come pure comprendo anche che la necessità oncologica rappresenti una forte criticità”. 
Le difficoltà finanziarie della Regione Puglia sono ormai un fatto assodato, dato che negli ultimi mesi non si parla d’altro in un rimpallo infinito di responsabilità politiche: queste difficoltà esistono, tenuto conto soprattutto che la spesa sanitaria assorbe l’80% delle finanze dell’Amministrazione regionale. Ma per quanto riguarda il fermo della Pet-Tac del Gruppo Calabrese, esistono anche delle altre motivazioni, a quanto pare, di carattere burocratico. “In questo momento siamo su iudice -spiega il direttore generale dell’Asl di Lecce, Guido Scoditti– al di là del fatto che, certamente, sarebbe auspicabile una Pet in ogni provincia. A me risulta che la struttura privata che finora ha prestato il servizio di Pet-Tac sia accreditata per quanto riguarda la medicina nucleare, ma non per la Pet, che è un macchinario importante che richiede ulteriori accreditamenti. Oltre a questo, anche se mi piacerebbe che il servizio andasse avanti, non ho le cifre necessarie, a causa del Piano di Rientro. Stanno chiudendo gli ospedali, per cui la spesa va contenuta. Ho affermato che comunque per chi ha bisogno di una Pet-Tac, ne esiste una pubblica a Brindisi, e non credo sia un grosso problema la distanza, tenendo conto che per le prestazioni di cardiochirurgia da Brindisi si rivolgono a Lecce”. 
 
Angela Leucci