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In arrivo nuovi alberi per la Zona 167

Gli studenti dello “Stomeo-Zimbalo” pianteranno nel quartiere leccese 800 alberi. Soddisfatto l’assessore Messuti: “Una risposta alla necessità di riqualificazione dell’arredo urbano”
 
Una sinergia, quella tra pubblico, privato e scuole, che porterà, nella Zona 167 di Lecce, ben 800 alberi. Gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Stomeo-Zimbalo” il prossimo 22 gennaio alle 10, a iniziare da via Agrigento, pianteranno centinaia di specie autoctone, donate dall’associazione CulturaAmbiente Onlus. L’intervento (che interesserà viale Roma, via Lodi, via Agrigento, piazzale Stadio e via Vecchia Carmiano) andrà a riqualificare l’arredo urbano della zona, così come richiesto da alcuni residenti, costituitisi in comitato spontaneo ma, nello stesso tempo, contribuirà a diffondere la cultura del rispetto del verde. “È una risposta immediata alla richiesta di riqualificazione dell’arredo urbano -ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici, Gaetano Messuti-; con le associazioni e il mondo scolastico abbiamo raggiunto un’intesa proficua, realizzando a un’iniziativa educativa per i giovani e utile alla città”. 
I protagonisti saranno loro, gli studenti, che alberelli alla mano daranno il loro contributo, affiancati dai docenti. “Ci saranno numerose attività di laboratorio che coinvolgeranno i ragazzi; ha sottolineato il preside dell’Istituto, Biagina Vergari- siamo molto vicini, anche attraverso altri progetti, alla tutela dell’ambiente e alla sostenibilità”. L’idea non poteva che nascere da uno spirito ambientalista, come quello che diffonde sul territorio l’associazione CulturaAmbiente: “Piantare un albero è uno dei gesti più semplici da compiere -ha affermato il presidente Roberto Paladini- il verde è ormai sempre più ‘infrastruttura’ perché consente risparmio, tutela del clima ed equilibrio ambientale”. 
Gli studenti pianteranno alloro, corbezzolo, leccio, rosmarino, pino domestico, quercia vallonea, roverella, oleandro e cipresso. Come saranno piantati? Con tutori di plastica riciclabile, grazie a un gruppo di giovani laureati che, costituitisi nell’associazione “Apulia Eco Sapiens”, hanno messo sul tavolo un progetto sostenibile. “Le soluzioni utilizzate in precedenza, come il legno o il cemento armato, avevano criticità che la plastica di seconda generazione è riuscita a ovviare -ha concluso il presidente Pierantonio Iacovizzi- i nostri pali sono resistenti e possono essere utilizzati nelle vigne e nei vivai”. 
 
Barbara Politi