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Il volo decennale di “Icaro”

Fondata da Anna e Vito Schimera, la Fondazione si occupa di carità e solidarietà verso famiglie bisognose e bambini, per i quali nel 2007 è stata creata a Maglie la Casa del sorriso

 

Era il 1991 quando Anna e Vito Schimera, rispettivamente infermiera e medico presso l’ospedale di Maglie, scelgono di compiere un radicale cambio di vita, di quelli che la maggior parte delle persone si limita ad ipotizzare e mai a realizzare. Lasciano tutto e partono per l’Uganda in missione, come volontari della Fondazione AVSI, dedicandosi agli orfani causati dall’Aids, segnati fin da piccoli da un destino misero e vuoto. Per questo motivo, una volta tornati a Maglie, i coniugi Schimera si prodigano affinché la comunità magliese faccia propria la causa dell’adozione a distanza, e nel marzo 2000 aprono il primo sportello AVSI presso la Libreria Einaudi, proprio come punto di riferimento per i sostenitori a distanza. 

A questa verranno poi affiancate importanti iniziative come le “Collette per la Fondazione Banco Alimentare” e la “Raccolta del farmaco per la fondazione Banco Farmaceutico”, che ampliano ancora di più il concetto di educazione alla solidarietà cosi caro ad Anna e Vito. Tutto questo, però, è solo l’anticamera del vero progetto portante che vedrà la luce nel 2005: è questa la data di nascita della Fondazione “Icaro – Amici di Avsi”, nelle cui fondamenta si legge una sorta di connubio tra l’agire dell’uomo e la percezione che in ogni caso in lui c’è qualcosa di superiore, di divino. 

Dieci anni, quindi. Dieci anni in cui Anna, Vito e tanti amici si servono di tutti gli strumenti a propria disposizione per diffondere la solidarietà, la carità, la cultura dell’altro: danno vita ad un coro gospel, pubblicano il libro Così abbraccio un amico: La mia Africa raccontata ai bambini, organizzano la mostra fotografica Congo: lo sviluppo ha un volto, distribuiscono mensilmente derrate alimentari a circa 350 persone bisognose di Maglie e dintorni. In particolare nel 2007, sulle orme del progetto “La mia mano nella tua”, nato per aiutare i bambini afflitti da disagio psichico, fisico o sociale, prende forma la “Casa del sorriso”, un luogo virtuale ma al tempo stesso fisico (in via Piave n. 24 a Maglie), in cui i bambini recuperano la stima in sé stessi e la propria crescita personale. Diventerà questa l’esperienza e il significato su cui l’Associazione investirà gran parte delle future risorse umane e finanziarie, 

8mila ore di accoglienza, 24 eventi, 5 campus estivi per oltre 150 ragazzi, 43 minori assistiti da 70 studenti volontari e 23 collaboratori esperti: questi sono alcuni dei numeri della Casa del Sorriso, alla quale auguriamo lunga vita o quanto meno altri dieci anni di generosi traguardi.

 

Ugo Tramacere