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Il Vivarium delle meraviglie

Presso il Museo di Storia Naturale del Salento è stata inaugurata un’innovativa area dedicata a insetti, rettili, pesci e anfibi 

 

Per un appassionato di animali esotici entrare nel nuovo Vivarium del Museo di Storia Naturale di Calimera è come per un bambino entrare in un parco giochi. Tutto, dalle luci ai suoni agli odori, sembra essere pensato per far vivere al visitatore un’esperienza sensoriale unica, grazie soprattutto alla presenza di splendidi animali esotici. 

Piero Carlino, membro della Cooperativa Naturalia che gestisce il Museo e l’annesso Centro per il recupero della fauna selvatica, nonché responsabile di questa nuova struttura, ci guida in questo nuova concezione di “ecosistema semichiuso”, all’interno del quale sono stati ricreati degli ambienti naturali in funzione degli animali ospitati. “Dopo tre mesi di lavoro -afferma Carlino- siamo finalmente riusciti ad inaugurare questa nuova struttura che raccoglie animali selvatici ed esotici già ospiti del Museo. Oltre 500 visitatori in 10 giorni hanno apprezzato il nuovo Vivarium, che rappresenta una grande opportunità, soprattutto per bambini e ragazzi, di conoscere da vicino animali spettacolari”. 

Il Vivarium è organizzato in due ambienti principali, nei quali la temperatura è mantenuta costante a 24 gradi. Nel primo vi sono dei pannelli illustrati all’interno dei quali sono inseriti i terrari di insetti e rettili di varie specie; in particolare è possibile ammirare rettili di grandi dimensioni come pitoni, iguane e gechi. Nel secondo ambiente vi sono gli acquari per i pesci e, al centro, quattro grandi vasche aperte che riproducono altrettanti ambienti: palude retrodunale mediterranea, palude tropicale, sottobosco tropicale di foresta allagata, incolto mediterraneo. Ed è proprio in questo locale che si implementa la filosofia alla base di questo nuovo progetto, “l’ecologia dei sistemi semichiusi”, ovvero la possibilità per alcune specie di interagire (ad esempio come prede e predatori) grazie alla possibilità di spostarsi all’interno degli ambienti, nel quale i visitatori non sono più solo semplici spettatori ma diventano una delle specie -quella umana- che può interagire con le altre (una delle esperienze che si possono vivere è quella di giocare con delle bellissime e molto socievoli farfalle tropicali).

Come ci ricorda Antonio Durante, presidente della Cooperativa Naturalia e direttore del Museo di Storia Naturale: “Il Vivarium rappresenta il punto di arrivo di un lavoro paziente cominciato molto tempo prima e che fa della struttura un punto di riferimento per il sud Italia. Molti dei rettili ospiti del Vivarium -afferma Durante- sono stati confiscati dalle forze dell’ordine perché importati illegalmente o maltrattati, ma anche ci sono stati consegnati dai loro proprietari perché non più in grado di garantirgli le cure necessarie (i rettili in particolare richiedono un ambiente e un’alimentazione molto specifica). Qui, nonostante i costi per il loro mantenimento, possiamo garantire loro le migliori condizioni di vita”.

Il Vivarium è aperto da martedì a sabato, dalle 16 alle 19, e la domenica dalle 10.30 alle 19 (chiuso il lunedì). Per informazioni: 324.8890790, www.museocalimera.it. 

 

Un centro di eccellenza nel sud Italia  

 

Il Museo civico di Storia Naturale del Salento, nato a Calimera nel 1982, attualmente è gestito da un gruppo di ricercatori riuniti nella Cooperativa Naturalia, presieduta da Antonio Durante, ed è articolato in più dipartimenti: Paleontologia e Paleoantropologia, Entomologia, Erpetologia, Ornitologia, Mineralogia, Malacologia, Mammologia, Embriologia e Teratologia. 

La struttura, oltre a collaborare con numerose università italiane, ospita al proprio interno l’Osservatorio Faunistico della Provincia di Lecce con il Centro per il recupero della fauna selvatica, il Centro accoglienza fauna esotica, il Centro recupero tartarughe marine, l’Osservatorio erpetologico salentino. 

Oltre ai locali del Museo e al nuovo Vivarium, i visitatori oggi possono ammirare il Parco faunistico, un percorso esterno dove ammirare un gran numero di animali selvatici divenuti ospiti permanenti, e un bosco di leccio con aree relax. nel prossimo futuro, grazie ad un finanziamento comunitario di 500mila euro, è prevista la realizzazione di una Butterfly House, un Planetario, un giardino didattico a forma di cellula, un percorso per disabili, una palude e un villaggio degli gnomi (per i più piccoli). 

 

Andrea Colella