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Il “San Giuseppe Sambiasi” chiude i battenti e su Palazzo Personè piovono critiche

“State provocando gravi danni alla città! Dimettetevi!”: a lanciare l’urlo contro la classe politica cittadina è Francesco Antico, del comitato civico “Spes Civium”, il sodalizio che si batte in città contro la chiusura dell’ospedale. Nei giorni scorsi i reparti di Medicina e Geriatria hanno subito il blocco dei reparti, atto che sancisce la fine, ormai definitiva, del “San Giuseppe Sambiasi”. 

L’ingegnere neretino ha così diramato una durissima nota. “L’Amministrazione comunale -ha tuonato Antico- è stata a guardare ed a guardarsi bene dal mettersi in prima linea per difendere un bene insostituibile della comunità, donatoci nel 1300”. Nel suo intervento Antico sottolinea anche la differenza di atteggiamento che il sindaco Risi avrebbe avuto, sempre sulla questione ospedale, rispetto a molti suoi colleghi pugliesi. “Tutti gli altri ospedali hanno visto il loro Sindaco in prima linea, agguerrito, a difesa anche dell’indifendibile. Il Sindaco di Lecce inveisce continuamente contro la Direzione sanitaria per il ‘Vito Fazzi’, il Sindaco di Casarano ha ottenuto il punto nascita mentre era in procinto di soppressione, il Sindaco di Copertino, nonostante il suo Ospedale sia pericolosissimo ed inadeguabile, non decide di chiuderlo, rischiando denunce personali!”. 

La nota di Antico contiene anche un amaro elenco di situazioni che vedrebbe la città arrendersi e “soccombere” nell’indifferenza della politica cittadina: “La chiusura del Tribunale e degli uffici del Giudice di Pace, il Distretto Scolastico, la condotta fognaria, il futuro della gloriosa squadra di calcio, l’abbandono del Parco di Portoselvaggio sono alcuni grossi problemi, urgenti, da risolvere. Per fortuna -conclude il professionista- sono presenti a Nardò comitati civici e associazioni di volontariato che sostituiscono in modo egregio, ma certamente ingiustificato, la pubblica amministrazione”.

 

Stefano Manca