Cerca

Il Salento si visita a piedi

Da uno studio della Confcommercio leccese emerge la grave inefficienza dei trasporti salentini, sia automobilistici che ferroviari. Il disinteresse da parte della Regione è stato sottolineato nei giorni corsi dal  dai consiglieri regionali Andrea Caroppo e Salvatore Negro
 
In piena stagione turistica c’è ancora qualcosa che non va nella strategia promozionale del Salento: i trasporti. La circolazione, sia su gomma che su rotaia, pare essere al momento poco curata, tanto da spingere alcuni rappresentanti regionali chiedere spiegazioni. La Stp per esempio, società dalla quale la Regione aveva manifestato la volontà di uscire, non è un servizio pienamente efficiente come sottolinea il consigliere regionale de La Puglia prima di tutto, Andrea Caroppo: “Nei giorni passati abbiamo dovuto difendere in Consiglio regionale, la sopravvivenza della Stp salentina, che svolge un ruolo insostituibile nel garantire la mobilità delle nostre comunità. Oggi, un preziosissimo studio dei giovani imprenditori della nostra Confcommercio, di cui dobbiamo essere grati soprattutto al presidente Antonio De Mitri, documenta lo stato assolutamente deficitario dei nostri trasporti pubblici, con esperienze che hanno portato, per esempio, da Brindisi a Leuca in 6 ore e 40 minuti, da Lecce a Santa Maria di Leuca in 5 ore e 30 minuti, dal City Terminal di Lecce ad Otranto in 3 ore, con velocità medie inferiori sovente perfino a 20 km/h, pari cioè a quella a piedi di un campione della maratona”. 
Occorre quindi non ridimensionare ed abbandonare il trasporto pubblico nel Salento, “ma al contrario implementarlo, potenziarlo, velocizzarlo. Siamo dalle parti del Terzo Mondo”. Tema sottolineato anche da un ordine del giorno del gruppo Udc alla Regione Puglia che evidenzia il disinteresse regionale per i trasporti, in particolare per le Ferrovie Sud Est: “È il dramma e la vergogna di una regione -spiega il presidente, Salvatore Negro– che negli ultimi decenni ha puntato molto sulle politiche per il turismo, riuscendo ad attrarre, grazie alle sue bellezze naturali ed architettoniche, flotte di turisti da tutto il mondo ai quali però non viene evitato il disagio dell’assenza o carenza di servizi essenziali come quello dei trasporti”. 
È la strategia complessiva di investimento ad essere messa sotto accusa dall’esponente Udc: “Già nel dibattito sul rendiconto 2010 e assestamento di bilancio 2011 abbiamo messo in evidenza che, in questo momento storico di enorme difficoltà economica e di risorse pubbliche, ci è sembrato inopportuno accelerare sull’acquisto delle quote Aqp per 12,5 milioni di euro. L’auspicio è che la classe politica salentina, a tutti i livelli, eserciti un nuovo e forte impegno in modo univoco per risolvere  le criticità del sistema dei trasporti pubblici, in particolare quello su rotaia che interessa Brindisi, Taranto e Lecce”.