Lunedì 6 giugno monsignor Domenico D’Ambrosio in una solenne concelebrazione in cattedrale a Lecce ricorderà la figura del presule che ha guidato la chiesa di Lecce per 21 anni
Il “vescovo dell’accoglienza” monsignor Cosmo Francesco Ruppi, una settimana dopo la sua scomparsa, sarà ricordato lunedì 6 giugno in una solenne concelebrazione nella cattedrale di Lecce presieduta da monsignor Domenico D’Ambrosio. Il 6 giugno è il giorno in cui monsignor Ruppi avrebbe compiuto 79 anni e sarà dunque l’omaggio che il clero ed i fedeli del Salento riconosceranno al pastore che per 21 anni ha guidato la chiesa leccese. Quel Salento che monsignor Ruppi, quale suo ultimo desiderio, ha scelto come terra per il riposo eterno delle sue spoglie mortali.
Sono tantissimi gli attestati di cordoglio che da varie parti sono stati espressi per ricordare colui che per molto tempo è stato anche presidente della Conferenza Episcopale di Puglia. “La morte di monsignor Ruppi è motivo di grande tristezza per me e per tutta la Chiesa di Lecce -ha dichiarato monsignor D’Ambrosio, arcivescovo di Lecce che proprio a monsignor Ruppi è succeduto due anni fa-, ma anche ragione di speranza e di cristiana gioia poiché la nostra fede ci spinge a credere che la morte non è la fine di tutto ma l’inizio di un’esperienza nuova: l’eterno incontro con Dio”.
“Ricordare la figura di monsignor Ruppi -ha sottolineato D’Ambrosio- a chi ha potuto amarlo e conoscerlo per vent’anni alla guida e al servizio di questa prediletta chiesa di Lecce può sembrare quasi superfluo. Ma oggi che non è più fisicamente in mezzo a noi è doveroso rendergli un tributo di gratitudine per ciò che ha seminato e realizzato in questa chiesa locale. Non c’è angolo della nostra diocesi che non conservi un segno tangibile del suo passaggio episcopale. Ci resta un grande esempio di vita sacerdotale pienamente vissuta. Anche da vescovo emerito la sua passione evangelica non aveva mai smesso di pulsare, nonostante la salute cominciasse a vacillare egli fino alla fine ha continuato ad annunciare la Parola. E a noi che lo abbiamo amato -ha concluso monsignor D’Ambrosio- non resta che pregare e chiedere la sua benedizione dal cielo. Continui la sua paterna presenza a proteggere questa Chiesa che ha avuto il privilegio e la gioia di averlo come pastore”.
“Il mio ricordo -ha dichiarato il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone- va ad una persona forte, temprata dalla tenacia con cui ha guidato la Chiesa del Salento, in 20 anni di cammino spirituale dai risultati tangibili: la visita di Giovanni Paolo II nel Salento, l’inaugurazione della maestosa opera cristiana del Nuovo Seminario Pastor Bonus, l’apertura di centinaia di chiese di culto, il recupero di altrettante chiese riconsegnate al prestigio artistico ed alla fede dei cristiani, la straordinaria opera di accoglienza e carità con cui questa terra ha aperto le braccia a chi soffre, a popoli a noi così vicini”.
Tra gli altri rappresentanti delle istituzioni, anche il sindaco di Lecce ha voluto ricorda la figura del prelato leccese. “Con la scomparsa di monsignor Ruppi -ha affermato il sindaco di Lecce, Paolo Perrone- la Chiesa di Puglia perde una delle figure più rappresentative, prezioso punto di riferimento anche per la cultura meridionale. Infaticabile fino all’ultimo, pur aggredito dal male, ha continuato a fornire il suo contributo di valente opinionista su quotidiani e riviste, sempre in favore della crescita socio culturale della nostra Regione. Lecce non potrà mai dimenticare la sua lunga e feconda presenza alla guida dell’Arcidiocesi, né le tante testimonianze del suo operoso impegno”.
Daniele Greco