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Il Premio Bar(i)occo

L’edizione 2011 della Galatea ha corso il serissimo rischio di essere trasmessa dal Teatro Petruzzelli. Una decisione sventata all’ultimo momento a favore dell’area portuale di Gallipoli, ma che dovrebbe far riflettere su come si lavora per la promozione del territorio 
 
È arrivata l’estate e ritorna per la 42esima volta il Premio Barocco, la manifestazione che dal 1998 apre la stagione televisiva di Rai Uno e che sarà trasmessa dall’area portuale di Gallipoli. L’attesa è quindi finita e pure l’incertezza che ogni anno la kermesse si trascina dietro: da dove si collegheranno per la messa in onda? 
La creatura di Fernando Cartenì  da un po’ di tempo non è più radicata nel territorio dove è nata e cresciuta. Dal 2007 infatti dopo aver caratterizzato per decenni la “Città bella” di Gallipoli e aver mandato sugli schermi degli italiani le immagini del tramonto sullo Jonio, per i contrasti tra gli organizzatori e l’Amministrazione comunale, Il Premio ha lasciato i lidi dove era nato e cresciuto, per  andarsene a Lecce, accolto a braccia aperte dal sindaco Paolo Perrone appena insediato. Tre anni di splendide trasmissioni in cui il Barocco della manifestazione, in diretta dal Carlo Pranzo, è riuscito a fondersi perfettamente con l’allegoria dell’architettura dei palazzi leccesi. Fino a quando, lo scorso anno, la tessitura dell’amministrazione Venneri non ha fatto il miracolo di far ritornare la kermesse in riva allo Jonio, ma alle condizioni di Mamma Rai. Per ragioni di carattere meteorologico (a cui, tuttavia, non ha creduto nessuno) lo spettacolo non è andato in diretta dall’abituale scenario del porto gallipolino, ma dal chiuso del Teatro “Italia” facendo nascere non poche perplessità su una  scelta che di certo non valorizza la bellezza dell’ambientazione salentina. 
Se il Premio deve essere realizzato in questo modo -hanno pensato in tanti- si può fare anche da qualsiasi altra parte. Un’idea che non deve essere sfuggita a Cartenì e compagni, bravissimi a cercare da sempre la migliore soluzione economica che faccia felici tutti, dagli sponsor alla Rai. Così l’edizione 2011, che avrà come madrina Sophia Loren, ha corso il serissimo rischio di essere trasmessa dalla sala, splendida e appena rinnovata, del Teatro “Petruzzelli” di Bari, dove però il Barocco lo hanno visto forse solo in cartolina. 
L’imperturbabile Cartenì osservava, a proposito, qualche tempo fa: “Il nostro Premio è un marchio e siamo liberi di andare ovunque. Portiamo in dote uno zoccolo duro di 6 milioni di telespettatori, con diretta in prima serata su Rai Uno, senza contare la diretta anche su Rai International. Bisogna uscire dall’eterna diatriba Bari-Lecce: questa è una vetrina non legata ad un territorio”. Proprio quando però il sindaco Emiliano stava già fregandosi le mani per l’accordo raggiunto, il “buon senso” è sembrato prevalere e Gallipoli si è riappropriata di ciò che, a partire dal 1969, è diventata una delle manifestazioni più importanti dello spettacolo nazionale, mettendo a disposizione l’area portuale, splendida vetrina del Salento e delle sue bellezze. 
“Avevamo chiuso con il Petruzzelli  -ha dichiarato il Patron Fernando Cartenì- ma poi siamo stati convocati dal sindaco di Gallipoli che ci ha dato la disponibilità e i servizi necessari per l’organizzazione dell’evento. Inutile dire che sono molto emozionato all’idea di tornare al porto di Gallipoli. Ci aspetta uno sforzo organizzativo notevole ma sia io, sia il produttore del Premio Nello Marti siamo convinti che sarà davvero un bagno di folla, un evento assolutamente eccezionale. Speriamo solo di lavorare serenamente e senza polemiche, anzi, il mio appello è: finiamola con le polemiche e lavoriamo per questa città che ne ha tanto bisogno”. Con buona pace dell’onorevole Vincenzo Barba.