Un successo l’edizione 2023 del progetto nato per consentire nel Salento il bagno a mare di utenti affetti da Sla e altre patologie
Accessi triplicati rispetto agli anni precedenti, con circa 2mila persone quest’anno trattate in continuità assistenziale o a cadenza settimanale, prevalentemente affette da Sla, Sclerosi multipla, ma anche Parkinson. È il bilancio del progetto “Il Mare di Tutti”, promosso dall’associazione “Sunrise Onlus” presieduta da Maria De Giovanni. L’iniziativa, in collaborazione con l’Aeronautica Militare di Galatina e con il colonnello Vito Conserva, si è tenuta in varie tappe della costa salentina, dallo Ionio all’Adriatico. Gli utenti sono giunti nel Salento da ogni parte d’Italia e anche dall’estero, in quanto il progetto è tra i pochi servizi sul territorio nazionale che si avvale di équipe medica specializzata. Inoltre in spiaggia sono stati eseguiti Ecg ed ecocardiogramma, sempre alla presenza di un medico rianimatore.
Positiva la collaborazione con le donne medico e paramedico di Fidapa sezione Gallipoli e decine di volontari, tra i quali anche alcuni bambini giunti dal barese. L’ideatrice del progetto Maria De Giovanni punta un faro sui lusinghieri risultati della stagione 2023: “Sono felice, abbiamo dato un’opportunità a tante persone che vivevano sull’orlo della disperazione per la malattia, e lo abbiamo fatto con competenza e professionalità avvalendoci di specialisti nel settore. Siamo balzati alle cronache nazionali per il nostro impegno di persone che aiutano persone. Non sono mancati momenti di grande emozione, specialmente quando dopo mesi di terapia le persone hanno mostrato grandi benefici. Il mio ringraziamento va a tutti coloro che credono in questo sogno che si è trasformato in realtà. Siamo un’associazione e non un’azienda, ecco perché il progetto resterà sempre gratuito grazie a chi ha deciso di sostenerci. Ora bisogna guardare al futuro in un’ottica ancora più mirata e soprattutto inclusiva attraverso le nuove tecnologie per il sostegno alle persone affette da gravi disabilità”.