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Il Lecce a Carpi: sarà riscatto o crisi vera?

Dopo aver dilapidato un grosso margine di vantaggio sulle inseguitrici, la capolista giallorossa si presenta domenica allo scontro diretto per provare a stoppare il momento negativo 

 

La sfida di Carpi di domenica prossima rappresenta lo snodo cruciale della stagione per il Lecce di Franco Lerda. Dilapidato il grande vantaggio sul resto del gruppo dalla crisi di risultati e di gioco dei giallorossi (3 ko nelle ultime 5 gare), la squadra salentina si presenta domenica in casa della diretta inseguitrice Carpi, che vanta 3 punti di ritardo dalla vetta. La tifoseria giallorossa attende un pronto riscatto ed una vittoria consegnerebbe il titolo platonico di campioni d’inverno a Giacomazzi, Benassi e soci con una giornata d’anticipo dal termine del girone di andata (ultima sfida sabato 22 dicembre al Via del Mare contro l’AlbinoLeffe). 

“In questo momento stiamo pagando il peso delle aspettative -ha commentato l’amministratore delegato del club giallorosso Antonio Tesoro a Lecce Channel-. Sinceramente, ero più preoccupato quando si vinceva sempre. Eravamo una corazzata a cui andava tutto troppo bene. In queste ultime settimane abbiamo visto una squadra debole psicologicamente con giocatori che sembrano quasi spaventati. Nella gara contro il Sud Tirol, paradossalmente, quando è stato espulso Foti abbiamo giocato meglio perché avevamo meno pressioni. È evidente che non siamo brillanti in questo momento, ma ci sta in un’annata. Non dovevamo esaltarci prima, non dobbiamo buttarci giù ora”.

Poi Tesoro junior puntualizza: “Malgrado la nostra qualità, vincere i campionati non è facile. Forse mi aspettavo un po’ più di personalità da parte della squadra, ma credo che non si debba creare un clima di isterismo e allarmismo. Serve equilibrio e tranquillità, altrimenti si entra in una crisi vera. Credo che alcuni giocatori non stiano rendendo al meglio anche per via della pressione che si subisce giocando a Lecce. In generale, comunque, da una scala di uno a dieci sono preoccupato cinque. Sono consapevole della nostra forza e che possiamo uscire da questo momento”.

Sulle voci sulla “panchina-calda” di Lerda Tesoro afferma: “Tutti noi siamo sempre in discussione, specie quando si vive un momento difficile. Credo che però non sia giusto parlare di un possibile cambio sulla nostra panchina. Lerda è il nostro allenatore anche se, comunque, ci aspettiamo una sterzata. Pretendo dai miei calciatori, in particolar modo da quelli che sono rimasti e che sono i più pagati, di giocare con il giusto spirito. Da loro mi aspetto di più. Il posto nel Lecce deve essere guadagnato. Lo stesso Benassi mi ha confermato queste sensazioni. In questo momento mancano i nostri senatori, quelli di categoria superiore. Nulla da dire sui meno conosciuti come Zappacosta e Memushaj. Sulle loro spalle non pesa l’adattamento alla categoria. Chevanton per noi è un giocatore importante. Credo che si sia fatta troppa polemica al riguardo”.

Ed a proposito di polemiche, c’è stata la smentita alle voci su stipendi arretrati. “Si tratta di una falsità. Abbiamo saldato tutto in anticipo. Forse siamo una delle poche società in regola di Lega Pro. Altrimenti ci sarebbero i punti di penalizzazione”. 

 

Pasquale Marzotta