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I parcheggi ‘perduti’ in via Oberdan

In via Guglielmo Oberdan cresce il dissenso di residenti e commercianti per la cospicua riduzione dei parcheggi “a spina di pesce”
 
Nel tratto iniziale di via Oberdan, fino all’incrocio con via Imbriani, cresce la protesta da parte degli esercenti per la corposa riduzione dei parcheggi per le auto. Non solo, anche i residenti sono in agitazione, in quanto a sentir loro sono assai diminuite le speranze di trovare un posto dove parcheggiare la propria automobile. In pratica, sono stati eliminati i cosiddetti parcheggi “a spina”, tutti trasformati in parcheggi orizzontali. Il dissenso dei commercianti nasce dalla “constatazione” che la diminuzione dei posti auto porti ad un’inevitabile contrazione degli utili. Per amor di verità, bisogna rammentare come già da un paio di decenni il numero degli esercizi obbligati a porre fine alla propria attività in tale zona sia andato corposamente ad aumentare. 
Uno dei commercianti operante nella via in questione espone le sue rimostranze e perplessità: “Non ci hanno mai interpellati in riferimento alla riduzione degli stessi parcheggi. Anche se non lo è stato -aggiunge- il tutto è apparso come un atto di forza. Tra l’Amministrazione ed i cittadini ci vorrebbe una collaborazione più stretta, di modo che le decisioni non penalizzino gravemente chi cerca di fare al meglio il proprio mestiere”. Passando all’aspetto puramente economico prosegue: “Come è possibile che in Giunta non si rendano conto che tale decisione avrebbe potuto minare fortemente le nostre già modeste entrate? Soprattutto in questo momento di crisi ci vorrebbero misure a favore di noi piccoli imprenditori e non il contrario”. 
L’assessore al Traffico Giuseppe Ripa, ha espresso il suo modo di intendere la situazione, rimanendo quasi sorpreso dal dissenso in merito a una misura adottata da tempo: “Innanzi tutto, bisogna sempre tutelare gli interessi generali a discapito di quelli particolari. Via Oberdan è una delle principali vie di penetrazione verso il centro, per cui si è giunti alla decisione di eliminare i parcheggi ‘a spina’ per migliorarne la viabilità, in quanto volevamo che diminuisse la malsana abitudine di parcheggiare in seconda fila. Molti cittadini hanno ancora il concetto di voler entrare nei negozi con la macchina. Stiamo andando anche noi verso un radicale cambio del ‘sistema’. Ciò che prima rappresentava un’abitudine, adesso non lo sarà più -aggiunge l’assessore- in più l’aumento esponenziale delle automobili crea sempre più problemi in riferimento al traffico. È un problema culturale, che in altre realtà è già stato superato”. Poi, in riferimento a coloro che oggigiorno protestano, ricorda che “anche i commercianti a parcheggiavano in seconda fila e che ora troverebbero, paradossalmente, ancora più spazio”. 
Insomma, se il desiderio di un cambiamento può apparire legittimo, allo stesso modo le dichiarazioni di Giuseppe Ripa non fanno una grinza. Lecce risulta agli ultimi posti in riferimento all’uso dei mezzi pubblici. In più, una città dalle piccole dimensioni dovrebbe invogliare i propri cittadini nel adoperare i mezzi di locomozione sempre con minore continuità. Il tutto contribuirebbe anche (e soprattutto) a far diminuire l’inquinamento in città.
 
Francesco Covella