L’accordo tra i sindacati e il gruppo bancario è riuscito a evitare il trasferimento in Toscana
I dipendenti e i dirigenti di Banca Mps che lavorano a Lecce presso il polo Banca Personale non dovranno trasferirsi in Toscana. È quanto è emerso dall’incontro a Siena tra i sindacati di categoria e il Consiglio di amministrazione del gruppo bancario. Un accordo che sgombra il cielo dai nuvoloni neri che si erano addensati sulla sorte dei lavoratori di Mps di Lecce, sui quali solo fino a pochi mesi fa pendeva sul capo un possibile licenziamento o almeno l’ipotesi del trasferimento a Siena
Tutto era sorto dalla decisione di Banca Monte dei Paschi di Siena di chiudere il polo di Lecce Banca personale (ex Banca 121 Promozione Finanziaria) tramite una fusione per incorporazione direttamente con Mps stessa, che avrebbe comportato il trasferimento proprio a Siena del ramo di attività legato alla promozione finanziaria presente nel capoluogo salentino. Tale decisione, notificata lo scorso 30 settembre, aveva scatenato non solo la preoccupazione dei 230 lavoratori di Banca personale a Lecce riguardo al proprio futuro, ma anche una sequela di contestazioni bipartisan dal mondo politico. Sia dal centrodestra che dal centrosinistra, infatti, si accusava il gruppo bancario toscano di una fuga indecorosa dal Salento, nonostante tutte le promesse di attenzione verso la Puglia e di concreto sostegno alle piccole e medie imprese locali in questo momento così critico per l’economia.
Nel mese di novembre, durante i primi incontri tenutisi in Prefettura con i sindacati, il presidente di Mps aveva scongiurato l’ipotesi di tagli al personale. Si è dovuto, però, aspettare fino all’incontro decisivo di questi giorni per scongiurare anche la possibilità che il riordino organizzativo dell’istituto avrebbe costretto tutti i dipendenti alla mobilità. Banca Mps andrà via da Lecce e Banca personale sparirà per far posto ad un nuovo soggetto chiamato Mps Servizio di promozione finanziaria, ma nel Salento rimarranno comunque alcuni presidi, così da garantire la permanenza dei lavoratori. Questi, comunque, dovranno affrontare un breve periodo di trasferimento verso il Nord, al termine del quale potranno tornare definitivamente in Salento.
In particolare, 30 dipendenti dell’area professionale saranno trasferiti a Siena per 24 mesi, mentre i 30 quadri direttivi di Banca Personale dovranno stabilirsi in Toscana per 36 mesi. Tutti, poi, potranno godere di alcuni benefit per il periodo di trasferimento temporaneo a Siena: la diaria di 120 giorni, due rientri a Lecce con il volo Brindisi-Pisa (tutto pagato da Mps) e la casa gratis a Siena.
Inoltre, a Lecce sarà creato un apposito “Contact Center”, che permetterà ad altri 40 dipendenti di mantenere il lavoro senza necessità di spostarsi dalla città. Altri 18 saranno dislocati sempre a Lecce nel Consorzio, 25 nell’area di Taranto e provincia e altri 10 nel Brindisino. A tutti saranno riconosciuti anche gli incentivi economici secondo quanto previsto dal contratto nazionale di lavoro. (G. D. M.)