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“Giannuzzi? Polemiche artatamente elettorali”

Non avremmo voluto cadere nella evidente provocazione di Antonio Giannuzzi, ma il dovere di chiarezza nei confronti dei nostri concittadini ci impone di farlo. Alleanza Nazionale non spacca né sulla candidatura di Antonio Fitto, né su null’altro! È finalmente lui stesso che mette fine ad ogni ambiguità. Crediamo sia l’unico a non essersi accorto della nascita del Pdl, a Maglie ed altrove: incapacità di guardare avanti, o solo e più semplicemente paura di non trovare spazi? La lealtà cui fa cenno è una favola che si scontra con una realtà fatta di continui trabocchetti operati per ostacolare l’operato dell’Amministrazione, in perfetta sintonia con coloro che probabilmente saranno i suoi alleati nella prossima competizione elettorale. Ancor più grave è che questa alleanza al ribasso che paragoniamo ‘a capra e cavoli’ si basa su tutto ed il contrario di tutto.
Il consigliere Giannuzzi non eletto, è entrato a far parte del Consiglio comunale solo grazie alle surroghe degli assessori. Fu nominato Capogruppo consiliare grazie alla sensibilità del consigliere Massimo De Maggio in particolare. Le scelte operate furono effettuate in considerazione e nel massimo rispetto che i primi degli eletti e la maggioranza schiacciante degli iscritti, ebbero per la minoranza del partito a Maglie. Con questi presupposti, con spirito costruttivo, negli anni trascorsi si sono sviluppate le linee guida della rappresentanza di Alleanza Nazionale all’interno dell’Amministrazione comunale di Maglie. Appare ai nostri occhi, paradossale che si definiscano deboli le figure riconosciute per il loro operato e suffragate dalla volontà popolare che hanno in questi anni rivestito i ruoli di: Vicesindaco e Presidente dell’Ambito di Zona per i servizi sociali, di Assessore alla pianificazione territoriale, di Presidente della Commissione Ordinamento, di Vice Presidente del Consiglio comunale; e non solo: un componente del Nucleo di valutazione del Comune, un membro nel Cda della Mta e un componente nell’Ente Capece. Non sarà questo che scatena le rivendicazioni cicliche ed inconsistenti del consigliere in prossimità di ogni competizione elettorale?
Le polemiche sull’operato dell’Amministrazione ce le saremmo aspettate qualora lo stesso non avesse avuto ruoli di primo piano nelle ultime due consiliature, salvo che alla scadenza delle medesime, non abbia artatamente sviluppato una presunta dialettica, utilitaristica, finalizzata al solo conseguimento di un consenso elettorale che la cittadinanza magliese gli ha sempre negato. Ricordiamo che Antonio Giannuzzi rivestendo le cariche di Presidente della Commissione Ambiente e territorio e successivamente quella di Capogruppo consiliare, ha avuto modo di influire fortemente nelle scelte operate. Pertanto ci chiediamo, rinnega il suo operato? Ha sbagliato tutto in questi dieci anni? Ancora una volta emerge strisciante un complesso che è proprio di coloro che non raggiungendo il traguardo personale, sono pronti a demolire tutto ciò che con sacrificio si costruisce. Non è un mistero per nessuno che i bilanci delle amministrazioni comunali, sono, per usare un eufemismo, “sacrificati”, ed appare evidente ancor di più in un momento di grande crisi globale come quello che stiamo attraversando.

 

I consiglieri Massimo De Maggio e Donato Trovè, il vicesindaco Raffaele De Giorgi e l’assessore alla Pianificazione Territoriale, Franca Giannotti.