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Gentile direttore,

le racconto cosa mi è capitato lo scorso sabato. Con alcuni amici sono andato al mare in una spiaggia tra Gallipoli e Lido Conchiglie. Deve sapere che per accedere alla spiaggia si passa attraverso alcune strade e case abusive (poi condonate). Prima di arrivare al mare o si paga un parcheggio di tre euro o si può provare a lasciare l’auto in una di queste strade. È quello che abbiamo provato a fare io e i miei amici, ma appena spenta la macchina siamo stati aggrediti verbalmente da alcuni abitanti di queste strade.
Un anziano ha cercato di farci andare via con le ‘buone’ facendo presente la possibilità di graffi e lesioni all’auto. Insomma, ha provato ad intimidirci, in base al principio che quella via (priva di alcun cartello di strada privata) era sua. Al signore anziano si è unito un milanese che oltre a non rendersi conto di essere dalla parte del torto (noi stavamo parcheggiando lungo la strada senza ostruire alcun accesso) ha iniziato ad infamare noi salentini, secondo lui privi di civiltà e non degni di ricevere il loro denaro.
Non le nascondo che la discussione è stata accesa. Ma ora, riflettendo a mente fredda e sapendo che fortunatamente questo tipo di turista è solo una minoranza, mi chiedo da un lato perché si permette a questi signori, le cui case al mare sono il frutto di un reato, di spadroneggiare; dall’altro inviterei tutti quei turisti del Nord che la pensano come il milanese dell’episodio appena raccontato, di starsene tranquillamente nelle loro località “civili”. Il Salento ed i salentini danno tanto, ma pretendono rispetto.

 

Lettera firmata