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Frana sulla Lecce-Roma, i politici pugliesi si mobilitano

Da Paolo Perrone ad Antonio Gabellone, da Raffaele Fitto a Nichi Vendola: il mondo politico cerca di radunare forze e sforzi per mettere fine ai disagi ferroviari degli ultimi tempi
 
Non una ma ben due frane ci separano da Roma. Arrivare nella capitale dalla Puglia e, ancor peggio dal Salento, a causa della sua posizione isolata, sembra qualcosa che richiede molta pazienza, dati i tempi dilatati di percorrenza dei treni, che devono cambiare in corrispondenza delle frane nel beneventano e nel foggiano. E i politici, delegati per antonomasia dal popolo per risolvere i problemi dello Stato, si stanno attivando in ogni modo, da destra e da sinistra, indipendentemente dal colore della loro bandiera.
A partire dalle autorità provinciali, che stanno cercando di trovare un rimedio. Il presidente della provincia di Lecce Antonio Gabellone ha scritto al presidente dell’Unione delle Province di Puglia Francesco Schittulli, sollecitando un incontro urgente con il sottosegretario alla Protezione Civile Guido Bertolaso. “La situazione venutasi a creare con l’interruzione della linea ferroviaria Lecce Bari-Roma -scrive Gabellone- in conseguenza della frana in località Montaguto che, di fatto, isola il territorio pugliese non consentendo il regolare collegamento ferroviario anche all’esterno della regione e, in particolare, con la capitale, necessita di un tempestivo intervento straordinario che permetta di ripristinare l’idonea comunicazione sul tratto ferroviario in questione. Considerata l’impellenza della vicenda, le chiedo di attivarsi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, nella persona del competente sottosegretario Guido Bertolaso, affinché possa essere convocato urgentemente un incontro allo scopo di individuare modalità e tempi rapidi per fronteggiare con il concorso di tutte le province pugliesi l’immediata risoluzione delle criticità verificatesi”.
Intanto anche i sindaci di Lecce e Brindisi Paolo Perrone e Domenico Mennitti hanno scritto al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. “Temiamo che non sia chiara a tutti la reale dimensione del problema -scrivono i due primi cittadini- che sta procurando fortissimi disagi a coloro che raggiungono periodicamente la capitale sulla tratta che parte da Lecce e che è una delle più affollate di tutto il territorio nazionale. Siamo fermamente convinti innanzitutto che sebbene l’episodio franoso si sia verificato in territorio campano (l’episodio più grave è quello della frana di Montaguto, ndr), l’interesse a una rapida soluzione del problema sia quasi esclusivamente pugliese e che si sia sin qui perso tempo prezioso ad attendere i frutti del lavoro del Commissario per l’Emergenza della Regione Campania. Sarebbe stato certamente più utile dare vita ad un tavolo tecnico con gli esperti di Trenitalia, della Regione Puglia e dei Comuni pugliesi più importanti della tratta ferroviaria in questione per superare l’emergenza e individuare soluzioni tecniche in grado di garantire la continuità del trasporto ferroviario”. La soluzione sembra essere davvero a lungo termine, perché prima devono essere affrontati gli ostacoli idrogeologici: “Autorevoli pareri di esperti -continuano Perrone e Menniti- specificamente interpellati, prevedono la possibilità di dare vita a tracciati provvisori a velocità ridotta, messi a punto con tutte le cautele e le precauzioni del caso, oppure la predisposizione dei ponti militari provvisori in genere utilizzati dall’Esercito per azioni in situazioni particolari e in questo caso adatti ad aggirare l’ostacolo costituito dal mucchio di detriti e argilla. Soluzioni, ribadiamo, utili per garantire nel brevissimo periodo la continuità del trasporto sulla tratta ferroviaria interessata, perché oggi è importante portare senza eccessivi disagi i passeggeri pugliesi a Roma. Problema diverso e successivo è quello della rimozione degli effetti della frana e delle misure per evitare ulteriori e più dannosi movimenti del terreno”. 
Intanto, gli “eterni rivali” politici, il ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto e il neo governatore della Puglia Nichi Vendola, cercano di affrontare il problema che coinvolge la popolazione pugliese. Fitto ha chiesto lo stato di calamità naturale su invito, nei giorni scorsi, proprio di Vendola: “Il Governo -ha affermato il ministro- ha assicurato quanto necessario a fronteggiare nell’immediato l’emergenza dell’ennesimo fenomeno franoso”. 
 
Angela Leucci