Furto di identità a luci rosse da parte di un 45enne di Biella, a sua volta denunciato dalla vittima per diffamazione a mezzo internet
Le paure legate alla nuova tecnologia e alle piattaforme sulla rete, come il social network, si sono trasformate in un vero e proprio incubo per una giovane donna leccese che, iscritta su Facebook con un profilo come tanti, si è vista derubare dell’immagine, a scapito della sua stessa persona. Bionda e attraente, la ragazza si è accorta soltanto grazie ad alcune segnalazioni di amici che la sua foto (la stessa utilizzata nell’account di Facebook) era stata prelevata e utilizzata per la creazione di un profilo sulla chat erotica del sito www.ciaomigos.it, una delle più grosse community a livello nazionale. Scoperto il clamoroso furto, l’ignara vittima ha provveduto immediatamente a denunciare quanto accaduto alla Polizia Postale che, avviate le indagini del caso, ha raggiunto un uomo di Biella.
Arrivare al 45enne non è stato difficile: attraverso l’indirizzo IP del computer, i poliziotti in tempi rapidissimi hanno identificato l’utente del pc dal quale la creazione del profilo per la chat erotica era partita. Peccato che, con il supporto delle forze dell’ordine piemontesi, una volta raggiunta l’abitazione di Cossato, a pochi chilometri da Biella, i militari si siano accorti che la stessa era abitata non dall’uomo ricercato ma da una donna pressoché coetanea. Stranita, la proprietaria di casa ha negato il tutto, riferendo alla Polizia, però, un particolare degno di nota: il suo computer, molto spesso, veniva utilizzato da un amico che, addirittura, aveva stipulato un contratto d’abbonamento a Internet per sue esigenze personali a nome della donna. Il cerchio delle indagini è stato chiuso e per l’uomo, che adesso dovrà rispondere dei reati di sostituzione di persona e diffamazione su internet, è scattata una denuncia.
Per la leccese, intanto (che qualcuno fa sapere avesse anche riscosso un notevole successo tra gli internauti) questa disavventura si è chiusa comunque con un pesante danno d’immagine. Le conversazioni erotiche erano l’oggetto principale dell’attività di questo sito. Si può immaginare, dunque, quale sia stato lo sconforto dell’avvenente donna nello scoprire la notizia. La trappola, in fin dei conti, era stata studiata ad hoc: se i conoscenti della ragazza non avessero, casualmente, pizzicato sul sito hot una foto a loro familiare (“soltanto leggermente trasformata nei colori e nello sfondo”, hanno fatto sapere i poliziotti intervenuti), probabilmente la vittima dell’inganno e del danno alla sua immagine non avrebbe mai saputo nulla.
Oggi più che mai, anche attraverso il parere di psicologi e sociologi, si torna a parlare dei pericoli che si nascondono in rete e nei social network che, se sicuramente rendono la vita più facile in tanti aspetti, in pochi secondi possono anche renderla un incubo, come quello vissuto dalla sfortunata ragazza leccese. Ecco perché, pronto da servire, arriva il consiglio degli esperti che ricordano: “Attenzione, non pubblicate le vostre foto in rete”.
Barbara Politi