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Filobus, conto alla rovescia per la partenza?

 

 

L’assessore al Traffico, Giuseppe Ripa, sottolinea: “Il Comune ha completato tutte le procedure. Ora tocca alla Regione Puglia”. Ma Teresa Bellanova ribatte: “Sul filobus finora troppe ombre” 

 

Mentre le indagini sul filobus fanno il loro corso (qualche giorno fa, gli uomini della Guardia di Finanza di Lecce hanno effettuato alcune verifiche nella sede dell’Assessorato al Traffico del Comune di Lecce) l’Amministrazione pensa seriamente all’avvio del “mezzo delle polemiche”. Entro il 31 luglio, e quindi fra poco più di un mese, il filobus dovrà categoricamente partire, se non s’intenderà perdere finanziamenti pari a 13 milioni di euro. E per far sì che questo avvenga, l’Amministrazione leccese s’è messa al riparo da qualsiasi tipi di accusa o attacco, espletando tutte le attività utili a terminare la procedura. 

Parola dell’assessore al ramo, Giuseppe Ripa (nella foto) che a margine di una riunione di Giunta ha evidenziato come Palazzo Carafa si sia messo a posto in tutti i sensi, dal punto di vista della procedura. Esercizio compreso. “Ora tocca a Bari -ha dichiarato l’amministratore con delega al Traffico e alla Mobilità-. Se qualcosa andrà storto -sperando che non accada- non sarà responsabilità del Comune di Lecce che, ormai da tempo, ha completato il suo iter. Ora aspettiamo l’ok dalla Regione Puglia”. Tutti gli aspetti, così come ha precisato Ripa, sono stati curati nel dettaglio e completati, compresi i corsi d’aggiornamento alla guida degli autisti. Anche quelli, terminati. 

Eppure, qualche dubbio la deputata salentina del Pd, Teresa Bellanova, ce l’ha. Interviene, infatti, in merito alla vicenda del filobus di Lecce presentando un’interrogazione parlamentare al ministro Matteoli: “Mi pare una situazione abbastanza paradossale quella che si sta snodando attorno all’avvio del filobus cittadino; da una parte il Ministero sollecita il Comune di Lecce per l’attivazione del nuovo sistema ecocompatibile entro la data del 31 luglio, d’altro canto non procede, ancora, alla nomina dei due componenti della Commissione preposta alle verifiche e alle prove del filobus. Ho chiesto, dunque, a Matteoli di riferire se allo stato attuale si sia proceduto con la nomina dei due tecnici, componenti della Commissione Ustif per evitare di arrecare ulteriori ritardi nell’attivazione dell’opera che a oggi i cittadini leccesi, pur non potendo ancora usufruirne, stanno continuando a pagare  caro prezzo”. 

E aggiunge: “Nella storia del filobus ci sono già state, e continuano a esserci, fin troppe ombre. Sarebbe il caso che finalmente la chiarezza diventasse la parola d’ordine”. Dopo quasi cinque anni d’attesa (il primo giro inaugurale fu fatto da Adriana Poli Bortone e dall’allora vice sindaco Perrone, per le strade di Lecce, nel 2007) il mezzo dovrebbe entrare in operatività, finalmente, a fine mese. Questo, nonostante le indagini sull’opera finanziata per 56 milioni di euro, collegata a un’inchiesta che la Procura di Lecce conduce insieme all’autorità giudiziaria di Lugano. Oggetto dell’inchiesta è il conto di un milione e 800mila euro aperto in una banca di Lugano dall’ex consulente della senatrice Poli, Massimo Buonerba. Il timore degli inquirenti è che vi sia un collegamento tra il conto intestato all’ex consulente e l’opera. Buonerba è già indagato per riciclaggio assieme ad altre dieci persone. Interrogato dai giudici il 7 giugno, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il contatore, adesso, dovrà fermarsi e il filobus, partire. Il conto alla rovescia è partito. 

Barbara Politi