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Fersino: “Torniamo a metterci al servizio della città”

La presidente di Liber@città Francesca Fersino scrive la sua ‘ricetta’ perché la politica locale possa avviare “una nuova stagione, una nuova possibilità e soprattutto una nuova speranza”
Francesca Fersino (nella foto), presidente dell’associazione Liber@città e vicesindaco nella giunta De Masi che un paio di mesi fa è stata sfiduciata da parte della stessa coalizione di maggioranza (oltreché dalle opposizioni del centrodestra) torna a parlare di quell’esperienza di governo così bruscamente e prematuramente naufragata e delle ormai note dimissioni degli 11 consiglieri comunali che hanno poi determinato il patatrac. Ma chi si aspettava che nelle sue motivazioni l’ex assessore alle Attività produttive avesse cavalcato ancora gli aspetti “personali” della vicenda, stavolta è rimasto deluso. Perché la leader di Liber@città parla sì del terremoto politico dello scorso inizio primavera, ma snocciolando stavolta le conseguenze economiche di un’azione che la stessa Fersino non esita a definire “spregiudicata e repentina”.
“Grazie a quei famosi 11 consiglieri comunali dimissionari -esordisce Francesca Fersino- la nostra città vivrà uno dei suoi momenti più tristi e improduttivi degli ultimi anni. L’azione del Commissario prefettizio, per quanto oculata, corretta e trasparente, non sarà certamente propulsiva per la nostra martoriata economia e soprattutto in un momento di grandi trasformazioni quale quello che stiamo vivendo rischia di renderci doppiamente orfani. È proprio questa, infatti, la sensazione di molti nostri concittadini che non vedono di fronte a sé interlocutori per i tanti problemi che li attanagliano e che si sentono indifesi davanti alle logiche spartitorie che animano amministratori e politici locali ansiosi di mettere le mani sulle povere vesti di una Casarano ormai allo sbando. Ci sono grandi strategie -spiega ancora la presidente di Liber@città- che si tessono sui temi della sanità e dello sviluppo. Per il primo tema mi chiedo chi vigilerà sulle sorti del nosocomio di Casarano visto che ormai alcuni degli scippi previsti sono stati già effettuati e per quanto riguarda lo sviluppo di questo territorio chi vigilerà sulle scelte che si compiranno all’interno di Area Vasta?”.
E continua ponendo a se stessa ed ai cittadini una serie di domande. “È possibile che parte della classe politica casaranese pur di riprendersi la gestione del potere sia disposta a seguire l’esempio scellerato di quel marito che per fare dispetto alla moglie decise di privarsi degli attributi? A chi rimarranno le conseguenze di tale insana decisione? Non sarebbe stato più giusto cercare di dare una mano, piuttosto che mandare tutto in aria con le conseguenze che sappiamo? Guardando il ‘film’ a posteriori e considerato che di Ivan De Masi ho l’idea di una persona aperta al dialogo, ritengo che ove ci fossero stati atteggiamenti di collaborazione costruttiva non si sarebbe arrivati alla conclusione dell’esperienza amministrativa in maniera così traumatica”.
Poi, ecco la ricetta finale: “Penso che in questo lasso di tempo che ci separa dalla prossima competizione amministrativa dovremmo predisporci a lavorare con animo nuovo. Facciamo, a partire dalla sottoscritta in primis -conclude la Fersino-, un bel bagno di umiltà e mettiamoci veramente a disposizione senza furberie al servizio della nostra città per consentirle una nuova stagione, una nuova possibilità e soprattutto una nuova speranza”.
Daniele Greco