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“Etichettatura, tracciabilità  e controlli a garanzia di genuinità”

Vincenzo Ciullo, titolare del centro di depurazione “Marevivo” a Castro Marina, parla dell’origine e della qualità certificata dei frutti di mare 
 
L’allarme “cozze alla diossina” lanciato in questi giorni ha sollevato non pochi dubbi e timori nei consumatori ed è giustamente motivo di serie riflessioni per gli operatori del settore, preoccupati per le conseguenze della diffusione di simili notizie. Vincenzo Ciullo è titolare del centro di depurazione “Marevivo” a Castro Marina (unico centro autorizzato nel Salento) e, lungi dal volersi unire al coro di polemiche riguardo la veridicità o la completezza della notizia diffusa dal Tg3, prende atto della spiegazione del presidente del Fondo Antidiossina, Fabio Matacchiera, circa il fatto che la diossina sarebbe stata riscontrata solo in una piccola zona, peraltro interdetta alla balneazione e alla pesca, e che le cozze in sospensione nel Mar Piccolo presentano invece valori nella norma. Vincenzo Ciullo tiene a precisare, per amore di chiarezza e trasparenza nei riguardi dei consumatori, l’alta qualità dei propri prodotti ittici, garantita dalla loro provenienza e dalle rigorose procedure di depurazione e distribuzione.
“Acquistiamo mitili e frutti di mare da tutta Europa, soprattutto dalla Grecia -spiega Ciullo-. I prodotti ittici vengono quindi posti in sospensione nelle acque pulite del mare di Castro, recentemente insignita della Bandiera Blu d’Europa. Seguono poi le procedure per la depurazione, l’etichettatura, il confezionamento e l’immissione sui mercati: tutte operazioni ad altissimo livello di efficienza e sottoposte a continui controlli igienico-sanitari. Marevivo, infatti, è una delle poche aziende in Italia a vantare un attrezzato e moderno laboratorio interno di analisi che, per altro, si avvale anche di esperti esterni. I dati rilevati e archiviati in appositi registri sanitari, rappresentano la garanzia di tracciabilità dei nostri mitili e frutti di mare. Inoltre, l’efficienza di questo metodo gode di riconoscimenti istituzionali comunitari”. 
Queste procedure, delicate e complesse, sono quindi decisive per garantire l’alta qualità dei prodotti ittici. “È importante -sottolinea Ciullo- ricordare sempre che le cozze, perché conservino l’originaria genuinità, devono restare vive in ogni fase di questa filiera, dal mare di provenienza fino alla tavola del consumatore. Sono perciò indispensabili esperienza, competenza ed estrema cura nel mantenere costanti la temperatura, l’ossigenazione e la salinità dell’acqua nelle vasche di depurazione, per evitare la proliferazione di batteri e microrganismi indesiderati”. 
Ma qual è, secondo il titolare di “Marevivo”, la principale piaga nel settore dei mitili? “Oggigiorno lo sforzo più grande è rivolto a sconfiggere abusivismo e contrabbando -spiega Ciullo- e il primo passo in questa direzione è porre la massima attenzione all’etichettatura e alla tracciabilità. Il consumatore deve sempre assicurarsi che l’etichetta posta sui frutti di mare sia inamovibile e contenga la denominazione dell’azienda depuratrice, la costa di provenienza e la data di confezionamento”.
L’imprenditore ittico, che con “Marevivo” ha intrapreso un percorso alta formazione professionale in ambito turistico per gli studenti dell’Istituto Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera “Aldo Moro” a Santa Cesarea Terme, denuncia poi un falso luogo comune (“Non è vero che la qualità delle cozze varia a seconda di particolari periodi dell’anno”) e sottolinea alcune particolari proprietà benefiche e immunitarie delle cozze: “Nelle diete prescritte a chi soffre di mancanza di ferro, le cozze, che ne contengono in grande quantità, sono spesso associate al riso, che per le sue particolari proprietà trattiene il ferro nell’organismo umano”.