Poche manifestazioni, scarse iniziative e solo per merito dei privati. E la chiamano estate?
Un’estate sottotono se l’aspettavano un po’ tutti, dagli operatori economici ai semplici cittadini. Del resto, erano stati gli stessi amministratori comunali a preannunciarlo. Tuttavia, a Nardò la realtà sembra oramai aver superato l’immaginazione. Lasciamo per ora da parte (riservandoci di trattarli prossimamente, se dovessero perdurare) i problemi emersi in questi giorni, legati a fognature, zanzare, ratti ed altro ancora. Guardando la situazione nel suo complesso, possiamo affermare, senza tema di smentita, che Nardò e, soprattutto, le sue marine vivono, per giunta con una certa rassegnazione, un’estate caotica e priva di attrattive. Ma procediamo con ordine.
Se i ritrovi, vecchi e nuovi, i luoghi del “passeggio”, le piazze, le spiagge e le scogliere continuano ad essere popolati da turisti ed habitué, lo si deve esclusivamente alla bellezza di questi posti e non certo alla presenza di nuove attrattive, spettacoli, eventi o altro. Le manifestazioni turistiche sono pressoché nulle e le poche organizzate sono di matrice quasi esclusivamente privata. La gravità della situazione la si può capire se solo ci si sofferma a pensare che, l’unica manifestazione di un certo rilievo tenutasi finora, è stata una rassegna di musiche e danze popolari, dal nome “Pizzica & Mare”, organizzata la scorsa settimana a Santa Maria al Bagno dal gruppo Facebook “Tutti quelli di Santa Maria al Bagno”. Il Comune ha garantito il proprio patrocinio, ma null’altro. Nessuna iniziativa, nessuno spirito propositivo.
Una gara di triathlon organizzata la scorsa settimana dall’associazione Messapia e tenutasi a Santa Maria al Bagno, con un ottimo successo in termini di partecipanti e pubblico ha (incredibile a dirsi!) scatenato le ire della Pro Loco di Santa Caterina, che non sembra aver apprezzato la chiusura del traffico stradale. Insomma, tutto e il contrario di tutto. Chi dovrebbe occuparsi di organizzare iniziative, spettacoli ed altro, latita salvo poi far sentire la propria voce contro chi dimostra un certo spirito propositivo. Uno scenario per nulla edificante, dunque.
E per il futuro? Non è certo dei più rosei. All’orizzonte non si vede alcun cambiamento. Le casse di Palazzo Personè non consentono illusioni (come ammesso dallo stesso assessore al turismo Giuseppe Tarantino). Ad oggi, l’unico appuntamento certo, previsto per la serata del 7 agosto, è la quinta edizione di Miss Città di Nardò. Basteranno alcune belle ragazze per risollevare le sorti dell’estate neretina? La risposta ovviamente è no. Sarebbe stato possibile organizzare qualcosa di più consono ed adeguato ad una località turistica come Nardò, anche in tempi di crisi? In questo caso la risposta è si, visto che molti altri comuni, grandi e piccoli, sono riusciti a predisporre un cartellone degli spettacoli, più o meno ricco.
Per una città come Nardò, che ha nel turismo una delle risorse economiche più importanti, non essere riusciti a garantire alcuna attrazione nei confronti di turisti e residenti, costituisce un clamoroso autogol. Una sorta di atto di autolesionismo, che non può non indebolire la capacità attrattiva della città e delle sue marine, soprattutto se si prende come metro di paragone la situazione nelle altre località turistiche salentine.
Alessio Palumbo