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Ed è crisi anche per la Martano Editrice

32 posti di lavoro a rischio per l’azienda sita nella zona industriale di Lecce. Dai sindacati la richiesta di precise garanzie che l’attività non sarà delocalizzata 
 
Quanto di peggio si potesse immaginare sta per avverarsi. Per 32 lavoratori della Martano Editrice di Lecce -per giunta in cassa integrazione fino al 10 settembre- va delineandosi lo stato di mobilità. Si tratta di un’azienda assai ramificata nel territorio, ed ora vicinissima allo stato d’insolvenza per mancanza di commesse. Insomma, una delle aziende storiche e più rappresentative del settore editoriale nel territorio salentino. 
I sindacati, Slc Cgil e Fistel Cisl, sono già sul piede di guerra, e senza perdere altro tempo hanno chiesto un incontro urgente in Provincia di Lecce per affrontare la questione e tentare di trovare soluzioni alla crisi onde evitare che l’azienda trasferisca i propri progetti a Bari e Milano, località dove l’azienda opera nel settore poligrafico. Sempre dai sindacati fanno sapere che, “se questo dovesse succedere, il territorio salentino, e in particolare quello della zona industriale di Lecce, sarà ulteriormente depauperato”. E nell’eventualità che il tavolo provinciale non individui soluzioni, “Slc Cgil e Fistel Cisl sono pronte a intraprendere azioni di lotta chiedendo l’attivazione del tavolo prefettizio e sollecitando l’intervento dei parlamentari e delle istituzioni salentine”. 
Intanto, le dichiarazioni di Salvatore Labriola, segretario provinciale Slc Cigl Lecce, rispecchiano in toto le ansie dei lavoratori e il pensiero dei sindacati: “L’azienda, di fatto, ha già differito i propri interessi altrove -ha osservato-. Vogliamo sentirci dire che quel 29% di lavoro su Lecce verrà mantenuto. Inoltre, sia chiaro che non permetteremo lo spostamento dei macchinari. Pensiamo che la Martano abbia aperto un’attività di stampa a Milano. Sappiamo che lavora per Libero e per alcuni quotidiani locali di Milano. Ciò che più ci importa, è capire cosa ne sarà dei 32 lavoratori in cassa integrazione. Poi -ha concluso-, nessuno nasconde la Crisi e che ci siano dei grossi problemi strutturali, ma vogliamo chiarezza, sperando che il prossimo incontro in Provincia serva proprio a questo”. 
 
Francesco Covella