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E negli ospedali scattano i controlli a sorpresa

Un apposito nucleo ispettivo sta già esaminando orari, mansioni, ferie, assenze e straordinari del personale di ogni ordine e grado. Copertino e San Cesario i primi presidi oggetto d’indagine 
 
Nell’ottobre scorso Valdo Mellone decise di avviare un’ispezione interna per i fatti relativi al rilascio di false pensioni di invalidità dopo un’inchiesta realizzata da un’emittente televisiva locale. E i licenziamenti decisi per fatti gravissimi degli ultimi giorni rientrano nella linea della trasparenza intrapresa e voluta allora. E che inizia a dare i suoi frutti. 
La strategia avviata si chiama controllo a sorpresa nelle strutture ospedaliere. Non si parte solo dalle denunce presentate e da cui possono scaturire licenziamenti, ma sono iniziate le verifiche in tutti gli ospedali, i distretti, gli ambulatori, le case della salute e i dipartimenti di prevenzione. Se una macchina deve funzionare non ci possono essere piccoli e danneggiati ingranaggi.
Il presidio di Copertino e quello di San Cesario sono stati i primi in cui sono stati effettuati i controlli. Al setaccio ci sono orari, mansioni, ferie, assenze e straordinari e alla guida del gruppo ci sono tre dipendenti dell’azienda sanitaria, un infermiere, un medico e un amministratore, che formano il nucleo ispettivo. Questo è un progetto che è partito nel febbraio del 2011 ma è stato sospeso poi per improvvisi cambi al vertice legati alle note vicende giudiziarie che hanno coinvolto i vertici della sanità pugliese. Oggi Valdo Mellone ha deciso di rispolverarlo, impugnando tabulati e dossier sui dipendenti e le loro presenze. 
Il pool degli ispettori una volta giunto nella sede ha controllato tutti i documenti e che i dipendenti che avevano timbrato il cartellino, fossero davvero al loro posto di lavoro. Fino ad ora si è trovato solo qualche imprecisione ma nessun comportamento scorretto. Il clima non è da pubblica inquisizione o da thriller americano, gli ispettori hanno trovato un atteggiamento di collaborazione e sono stati ringraziati da parte dei dipendenti che possono giustamente dire: “Finalmente siete arrivati”. 
 
(O.R.)