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D’Autilia: “Periferie, marine e lotta alla povertà nell’agenda di Lecce 2017”

L’ex numero uno di Alba Service parla del neonato gruppo consiliare a Palazzo Carafa, al quale ha scelto di aderire: “Guardiamo al futuro della città, partendo dalle sue attuali esigenze” 

 

La vita politica leccese di questi ultimi giorni, dopo cioè il recente rimpasto di Giunta attuato dal sindaco Paolo Perrone, si è resa più animata con la nascita di un nuovo gruppo consiliare. “Nel nome, Lecce 2017, c’è scritto non solo il futuro ma anche il presente -afferma Damiano D’Autilia (nella foto), componente del gruppo insieme a Rocco Ciardo, Paolo Cairo, Roberto Martella, Lucio Inguscio e Francesca Mariano-, nel senso che questa nuova nostra aggregazione guarda alle elezioni comunali che si terranno proprio il prossimo anno partendo però dal presente, da quelle che sono le esigenze della città”. 

Nodi da sciogliere, progetti da avviare e da completare in effetti ce ne sono molti e per ragioni tanto varie quanto naturali per la fine di una legislatura. Cadrà questa amministrazione prima della fine naturale del mandato? E poi ancora: che ruolo avrà questo nuovo gruppo consiliare? Questo è quanto si chiede in effetti, il cittadino che vive nel capoluogo ogni giorno facendo i conti con le questioni urbane per eccellenza, per esempio i parcheggi o le periferie che, per un motivo o per un altro, continuano ad essere un problema. 

D’Autilia a questo proposito fuga ogni dubbio: “Il nostro gruppo non parte dal risentimento individuale, ma dal malcontento rispetto ad una azione di governo che doveva portare maggiori risultati. Per noi è fondamentale il rispetto delle regole e di certo non siamo nati con l’unico obiettivo di conquistare una poltrona. Saremo attenti ed agiremo da pungolo, sollecitando progetti che già sono avviati o già pronti per essere avviati”. 

Una città come Lecce di problemi ne ha evidentemente molti, l’azione di ‘sollecitazione’ di Lecce 2017 sarà indirizzata, continua D’Autilia, verso “gli interventi nelle marine leccesi, nelle periferie non dimenticando le persone, o meglio la solidarietà ed il sostegno alla povertà”. Su quest’ultimo aspetto D’Autilia si sofferma in modo particolare anche e soprattutto alla luce di quanto sta accadendo in Alba Service, società partecipata della Provincia di Lecce di cui è stato amministratore unico e da cui si è dimesso circa sette mesi fa. “Centotrenta lavoratori licenziati, centotrenta famiglie senza uno stipendio. Non si può rimanere indifferenti a ciò -sottolinea D’Autilia- tanto più che, quando ero a capo di Alba Service, avevo proposto soluzioni rimaste purtroppo inascoltate che avrebbero evitato quanto sta accadendo”. 

Tra mille questioni lavorative e politiche la vita leccese di oggi quindi appare in fibrillazione, e parecchio aggiungiamo, mentre invece il resto della vita continua ad andare meno bene per i lavoratori dell’Alba Service o per chi, dormendo in strada o in macchina come molti senzatetto, non sa se si risveglierà il giorno dopo. A queste persone, si chiede il cittadino leccese, è difficile spiegare i sommovimenti che agitano i palazzi della politica. 

 

Fabio Antonio Grasso