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Danio Manfredini e la Vocazione dell’attore

Nell’ambito di “Strade Maestre” i Cantieri Koreja propongono un laboratorio teatrale e lo spettacolo Vocazione, a cura del regista, attore e cantante Danio Manfredini

Appuntamenti importanti per la stagione teatrale “Strade Maestre” dei Cantieri Teatrali Koreja. Dal 9 al 13 febbraio si terrà il laboratorio teatrale, rivolto ad un massimo di 18 partecipanti, sulla ricerca delle possibilità espressive dell’attore a cura di Danio Manfredini, il “maestro invisibile”, attore e regista teatrale nonché cantante formatosi con César Brie e Iben Nagel Rasmussen.
Si tratterà di un percorso di consapevolezza e approfondimento delle possibilità espressive dell’attore, dedito ad un profondo lavoro su di sé, dalla propria intimità e sulla propria consapevolezza. Per Manfredini l’attore è, infatti, materia viva, vibrante, pulsante e il laboratorio sarà proprio l’occasione per esplorare il corpo, il training dell’attore, la vocalità e la memoria emotiva.
Ed è proprio il maestro Manfredini con La Corte Ospitale di Rubiera (Reggio Emilia) che, il 14 febbraio alle 20.45, presenterà Vocazione, significativo viaggio nella professione dell’attore, compiuto attraverso la riproposizione di celebri brani d’autore. Vocazione è uno spettacolo-confessione, un intenso viaggio di un artista di teatro nelle sue paure, nei suoi desideri, nelle sue consapevolezze e anche nelle debolezze legate alla pratica del suo straordinario mestiere. 
L’artista prende ispirazione da frammenti di opere teatrali (dove protagonisti sono proprio gli attori di teatro) e da frammenti del suo stesso repertorio di autore. Con lui sulla scena un attore fa da partner e incarna talvolta il ruolo della ragionevolezza, ossia del tentativo di richiamare alla sobrietà e alla realtà un mestiere che l’artista tende a portare verso le direzioni più estreme e più struggenti.

 

Patrizia Miggiano