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Dalla mafia al cittadino: ritorno alla legalità

“Libera il bene”, l’iniziativa della Regione Puglia per aiutare i Comuni a riconvertire i beni confiscati alla criminalità organizzata locale

 

“Libera il bene”: è questo lo slogan della nuova iniziativa promossa dalla Regione Puglia nell’ambito del Programma “Bollenti Spiriti”, che dispone di un finanziamento europeo di 6 milioni e 500 mila euro. Questo è quanto messo a disposizione dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fers), nell’asse riguardante l’educazione, la legalità ed i problemi della sicurezza sociale. Il contributo massimo erogabile per ciascuna proposta è di 750mila euro, mentre tre sono gli ambiti di intervento: tutela e valorizzazione del territorio, inclusione sociale e cittadinanza attiva, sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali. Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi a Lecce, nel corso di un seminario informativo svoltosi presso la sede della Prefettura, dove erano presenti il prefetto Mario Tafaro, l’assessore regionale alla Cittadinanza Attiva Guglielmo Minervini ed i rappresentanti dell’associazione “Libera”, considerata l’artefice primaria di tale idea.
L’obiettivo è promuovere e diffondere un concetto di legalità che oggi suscita un forte interesse su tutto il territorio nazionale. Con tale bando pubblico si vuole convertire i beni confiscati alla criminalità organizzata per riutilizzarli legalmente sostenendo progetti di recupero e riconversione. Possono presentare domanda i Comuni e le Province pugliesi destinatari di beni confiscati già iscritti nei rispettivi patrimoni immobiliari. Gli enti partecipanti dovranno comunque partecipare al finanziamento del progetto con risorse proprie ed in misura non inferiore al 10% dell’importo complessivo dell’intervento. Nella provincia di Lecce sono 15 i comuni che possono partecipare alla gara. Alla criminalità organizzata locale, ad oggi, sono stati confiscati 81 immobili, di cui 35 solo a Lecce riguardanti beni in gestione al demanio, beni consegnati ed altri destinati ma non ancora consegnati. Inoltre, bisogna tenere in considerazione ed aggiungere 9 altre aziende confiscate tra Lecce, Racale e Squinzano. La Regione Puglia si occuperà, tramite questo bando, del finanziamento per la ristrutturazione e l’adeguamento dei beni confiscati, la rifunzionalizzazione di questi attraverso l’acquisto di forniture come le attrezzature, i macchinari, gli arredi, nonché la gestione del primo anno dell’attività. Per ciò che concerne la gestione, è necessario sapere che questa dovrà essere affidata ad organizzazioni locali selezionate dai Comuni mediante procedure di evidenza pubblica.
L’auspicio è che “Libera il Bene” possa effettivamente costituire una svolta importante per ridare produttività a beni e terreni utilizzati nel passato per interessi e scopi illeciti. Don Raffaele Bruno, responsabile di Libera Puglia, ha sottolineato come tutto questo abbia non solo un valore economico, ma anche un grande valore etico e simbolico. La scadenza dei termini per la presentazione delle domande è fissata al 30 marzo 2010. Per ottenere maggiori e più dettagliate informazioni è possibile consultare i siti web www.regionepuglia.it e http://bollentispiriti.regionepuglia.it.

 

Laura Castelluzzo