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Da Londra a Melpignano: alla Notte della Taranta arriva Phil Manzanera

Sarà il leggendario artista britannico il nuovo maestro concertatore dell’edizione 2015 del Festival 

 

“Il ritmo della pizzica merita di essere conosciuto in tutto il mondo per la sua travolgente passione”, (è già noto a livello mondiale, potrebbe aver da ridire qualche purista), lo dice a gran voce Phil Manzanera (a destra nella foto), nome d’arte di Philip Targett-Adams, lo storico chitarrista dei Roxy Music e co-produttore dei Pink Floyd, che sembra già essersi pienamente ed entusiasticamente calato nei panni di maestro concertatore della Notte della Taranta, che quest’anno dal 4 al 22 agosto spegnerà le sue prime 18 candeline. 

A lui, insieme ad artisti provenienti da tutto il globo, spetterà il compito di “modernizzare la tradizione”.  Il risultato, promette, sarà fantastico. Sottolinea: “Ho letto molto in questo periodo sulla storia della Notte della Taranta, che è riuscita a trasformare la tradizione in narrazione identitaria moderna e aperta al confronto, al dialogo”. Dopo la conferenza stampa di presentazione a Roma, Manzanera è volato in Salento, a Melpignano, per una visita lampo alla scoperta del piccolo centro della Grècia Salentina accompagnato da Sergio Blasi. “Sono curioso -aveva infatti detto- di scoprire i luoghi dove, in una sera d’estate, centinaia di migliaia di appassionati si danno appuntamento per cercare un cammino musicale di straordinaria potenza ritmica”. 

E a Melpignano, dove ha anche avuto modo di incontrare il cantore 90enne Giovanni Avantaggiato, il chitarrista britannico di origini italiane (suo nonno era di Napoli) cresciuto fra Hawaii, Colombia e Venezuela è rimasto catturato dall’imponente bellezza dell’ex Convento degli Agostiniani e dai tanti angoli e scorci tipici delle sue strade. “Il suono di questa terra -ha tenuto a precisare- è anche quello suggestivo delle sue campane, questo suono potrebbe aprire il concertone”. 

La prima sessione di prove si terrà a Zollino alla fine di aprile. Come anticipa lo stesso Manzanera: “Ho ascoltato più di cento canzoni della tradizione e registrazioni della ricerca sul campo di Alan Lomax. In uno dei testi registrato da Lomax ho trovato un legame con la musica cubana e certamente farà parte del concertone. Ci saranno molte sorprese”.