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Da Boncuri e piazza Salandra il “No Cap” in musica

Il 24 agosto si è tenuto un concerto per denunciare il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori agricoli nelle campagne neretine. Guest star il cantautore Eugenio Bennato
 
Un concertone in stile “Primo Maggio” per dire “no” al caporalato ed allo sfruttamento del lavoro nero. La protesta dei lavoratori extracomunitari da Boncuri si è trasferita in piazza Salandra, mercoledì scorso, quando alle 21 le prime note musicali degli artisti che hanno aderito all’iniziativa hanno maggiormente amplificato e diffuso il disagio di lavoratori sfruttati, ridotti quasi ai limiti della schiavitù. Il loro coraggio della denuncia ha motivato Cgil Lecce, Flai Cgil Lecce, Comune di Nardò, Provincia di Lecce, Regione Puglia, Cetri-Tires e Finis Terrae ad organizzare il “No Cap – Artisti pugliesi contro lavoro nero e capolarato”, concerto e progetto destinato a non rimanere un’esperienza isolata ma che, come nelle intenzioni dei promotori “darà il via ad altre iniziative che serviranno a diffondere il messaggio della lotta per i diritti e a sostenere le rivendicazioni  di questi lavoratori”.  E tra i progetti in cantiere c’è anche la realizzazione di un cd musicale con le riprese live proprio del concertone di Piazza Salandra.
No Cap è stato “un momento di festa -dicono dai vertici della Cgil Lecce- in un’estate che ha significato molto  per  i braccianti migranti che lavorano nelle campagne di Nardò, ma anche per il territorio, per la provincia di Lecce, per la  Puglia. Un momento di riflessione e di manifestazione per sensibilizzare ulteriormente la società sul problema dello sfruttamento in agricoltura dei lavoratori stranieri, piegati ad una pesante tradizione di questa terra che fino a oggi voleva il lavoro  nero e l’intermediazione del caporale come  prassi apparentemente impossibili da superare”. 
Al concerto di piazza Salandra, intervallati dalle testimonianze dei lavoratori della Masseria Boncuri e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali e degli enti che hanno sostenuto l’iniziativa, hanno preso parte Eugenio Bennato (nella foto), Eltdown, Mentaly Doof, Aban, LaÑ—oung, Santu Pietru cu tutte le chiai, Tonino Zurlo, Mohammed Ezzaime El Alaoui, Sonia Totaro ed Ezio Lambiase. 
“Il vento della Primavera Araba arriva fino a Boncuri -ha dichiarato il cantautore napoletano Eugenio Bennato, che ha sposato il progetto “No Cap”-. Ho vissuto in diretta i giorni della primavera araba. Ero in concerto a Casablanca intorno al 20 febbraio. Ho visto da vicino i volti dei ragazzi determinati ad esigere quello che a loro spetta, libertà e democrazia. Conosco l’ironia dei giovani artisti e intellettuali del Marocco e dell’Algeria di fronte alla inconcepibile preziosità del permesso di soggiorno in Europa. È un Sud che vince la sua staticità e si muove ha concluso Eugenio Bennato- è un Sud che non ci sta più a subire. È una marcia che comprende gli studenti di Tangeri, di Orano e di Tunisi. È un vento nuovo che arriva fino alla masseria Boncuri”. 
 
Daniele Greco