Confesercenti nei giorni scorsi si è rivolta al sindaco Antonica chiedendo l’apertura del tratto stradale. La risposta del primo cittadino: “Per il momento non ci sono altre soluzioni”
Da diverse settimane Porta Luce è entrata nel vivo dei lavori di restauro, che sta creando non pochi problemi ai commercianti e ai cittadini. Il Sindaco di Galatina, Sandra Antonica, ha disposto la chiusura del tratto stradale interessato, operazione che ha suscitato polemiche tra i commercianti che, attraverso gli organi di stampa, hanno alzato la voce, insieme ai cittadini che incontrerebbero grossi disagi nel raggiungere i negozi ricadenti nella zona. Non si fa attendere la risposta del primo cittadino alla protesta di Confesercenti. “Il binomio città-commercio risulta quanto mai difficile da realizzare se non, direi, addirittura impossibile per il fatto, spiegabilissimo, che le istanze del commerciante mal si sposano con quelle del cittadino. Una città deve essere ordinata e, attraverso la riqualificazione dei suoi principali monumenti, si assicura la crescita sociale e culturale. Va garantito al cittadino il diritto di vedere restaurata la propria storia”.
Secondo il primo cittadino, l’Amministrazione non ha messo al bando gli interessi dei commercianti né posto barriere o ha mai pensato a rinunciare ad iniziative per il rilancio delle attività produttive del territorio. Per Porta Luce sono stati avviati i lavori di restauro e in questa fase nessuna normativa prevede l’apertura di varchi di qualsiasi altra soluzione per il passaggio delle persone perché il cantiere deve essere posto in sicurezza.
Proprio perché Corso Porta Luce non restasse penalizzato da questo intervento di ristrutturazione è stato predisposto un servizio di bus navetta per disabili, per l’accompagnamento e per lo svolgimento di pratiche quotidiane. “Questi sono i fatti -conclude la Antonica-; se poi c’è chi, attraverso le associazioni di categoria, pensa di fare politica, allora il problema è un altro”. Con la propria nota Confesercenti non manca di tirare in ballo anche l’operato del corpo di Polizia Locale, definiti “nuovi sceriffi vigili urbani”, classificazione ritenuta del tutto errata e fuori luogo dal capitano Domenico Angelilli.
Paolo Antonio Franza