Cerca

Continua la protesta contro gli ambulanti irregolari

Il neo assessore alle Attività produttive e commerciali, Luigi Coclite, è perentorio: “Sarà severamente sanzionato chi opera al di fuori della legalità”
 
Quello dei venditori ambulanti che praticano il loro lavoro al di fuori delle regole non è di certo una novità. Non lo è nemmeno per quanto concerne la città di Lecce, visto che anche negli scorsi anni il problema è stato posto sul tavolo dai commercianti che operano seguendo minuziosamente le regole imposte dalle leggi in materia. Gli esercenti parlano apertamente di “concorrenza sleale” da parte di chi persevera nell’operare “al di fuori della legalità”. Se ci aggiungiamo anche che i comportamenti di taluni (extra comunitari, ma non solo) sprofondano nell’inciviltà più totale, diviene assai comprensibile la protesta di chi da sempre lavora “oberato da una pressione fiscale ai limiti del sostenibile”. 
“La grande affluenza di turisti ci sta facendo respirare un po’ dopo due anni davvero bui”, sottolinea un imprenditore abbastanza noto e titolare di un’avviata attività per le vie del centro cittadino. Il presidente della Camera di Commercio di Lecce, Alfredo Prete, ha inteso prendere strenuamente le difese della categoria che rappresenta, tacciata di razzismo dopo la contestazione dei commercianti operanti in Corso Vittorio Emanuele II nei giorni scorsi: “Lecce non è una città razzista e non lo sono neanche i suoi commercianti”. Poi sulla possibilità che possa venirsi a creare una convivenza pacifica ha inteso rispondere che: “Ci può essere convivenza nel momento in cui entrambe le categorie operano nella legalità. Non mi pare -continua Prete- che la maggior parte di queste persone che improvvisano queste bancarelle abbiano la licenza per vendere”. 
Intanto l’assessore alle Attività produttive e commerciali, Luigi Coclite, ha inteso rendere noto quale sia il suo pensiero in merito a codesto disagio: “Mi sono insediato da poco, ma sto già studiando i provvedimenti da apportare. Una cosa è sicura: chi è fuori dalle regole deve essere sanzionato, anche per tutelare quegli ambulanti che sono in possesso di regolare licenza”. In merito al problema della vendita da parte di prodotti contraffatti, l’assessore è perentorio, asserendo che “tutti devono vedere riconosciuti i loro diritti, e senza distinzione tra commercianti indigeni e quelli stranieri”. Inoltre, Coclite rende noto di aver “partecipato ad alcuni incontri con i commercianti, e che il Comune di Lecce prevede dei regolamenti atti all’individuazione di spazi dove gli ambulanti possano operare in tranquillità, magari insieme ai creatori d’arte, ma sempre nel pieno rispetto delle regole. Soprattutto quelle igieniche visti i comportamenti di gente incivile, non solo di provenienza straniera, che espleta i propri bisogni fisiologici per strada”. 
Coclite ha inoltre voluto confutare fortemente la tesi di coloro che pensano che Lecce possa essere andata in contro ad un danno di immagine. “Lecce è un gioiello -precisa-, non esageriamo. Scommetto che nessuno dei tantissimi turisti giunti in città non abbia voglia di ritornarci anche in stagioni diverse da quella estiva”. Infine, l’assessore ha voluto ricordare che tali disagi sono assai più accentuati in altre città di forte interesse turistico: “A Roma, nel quartiere San Lorenzo e a Campo dei fiori, a Bologna, soprattutto in Piazza Maggiore, le amministrazioni non sono ancora riuscite a risolvere la situazione, e non mi sembra che si sia andati incontro ad un crollo turistico, figuriamoci se ciò possa avvenire nella nostra città”. 
Nei prossimi giorni si attendono novità importanti, con l’auspicio che le autorità preposte possano dirimere la questione.
 
Francesco Covella