Cerca

Contenitori inaccessibili

L’Anfiteatro ed il Teatro romano sono sprovvisti di pedane, rampe o ascensori per disabili, anziani o anche mamme con passeggino. E scatta la protesta di Apmar onlus 

 

Nel capoluogo salentino, sempre più vocato alla cultura e al turismo, non è permesso a tutti assistere al concerto del proprio cantante preferito o seguire le meravigliose ed interessanti pièce teatrali. Di fatti, i contenitori culturali più acclarati come l’Anfiteatro ed il Teatro romano, sono sprovvisti di rampe o ascensori che permetterebbero l’accesso e la visione dello spettacolo anche diversamente abili. 

Lo scorso 23 luglio nei pressi dell’anfiteatro, poco prima del concerto di Niccolò Fabi, si è tenuta la conferenza stampa di Apmar onlus e “Diamo volto e voce agli invisibili” onlus insieme ad altre associazioni. All’incontro ha preso parte Antonella Celano, presidente di Apmar Onlus. “Sono mesi -ha affermato la Celano- che chiedo all’Amministrazione comunale di dotare i contenitori culturali di scivoli e pedane che rendano accessibili questi luoghi ai cittadini e i turisti diversamente abili. Eppure -ha sottolineato- nonostante tante promesse, siamo sempre qui a dovere ricordare che Lecce non è una città accessibile a tutti e che ci viene impedito di pagare un biglietto e partecipare agli eventi della nostra città, o perché le barriere non sono rimosse o perché le pedane che vengono installate sono a nostro avviso pericolose. È triste che ad oggi si debbano vedere gli operatori delle associazioni di volontariato prendere in braccio i cittadini diversamente abili e accompagnarli sul posto”. 

Un vero colpo di scena della conferenza stampa è stato l’intervento dell’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Lecce Luigi Coclite, il quale non è stato d’accordo sul punto che l’Amministrazione si sia disinteressata ai diversamente abili. “Qui, nell’Anfiteatro romano -ha sostenuto Coclite- come nel Teatro, la questione è molto più complessa; la pedana che abbiamo realizzato è un provvedimento tampone che consente di provare a risolvere il problema. Questa soluzione provvisoria è però migliorativa rispetto al passato; per poter avere uno strumento come l’elevatore all’interno dell’anfiteatro occorrono permessi da concordare con la Soprintendenza ai Beni Culturali”. Ora è necessario che Amministrazione o Sovrintendenza pongano fine a questa triste situazione nel migliore dei modi ed in tempi rapidi. 

 

Gian Piero Personè