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Contenitori culturali e barriere architettoniche

Il cartellone degli eventi del Comune di Lecce prevede numerosi eventi presso l’anfiteatro e il teatro romano, ma le due strutture risultano inaccessibili ai disabili. E nell’anfiteatro i bagni chimici sono troppo in bella vista 

 

Anche quest’anno il Salento rientra tra le mete privilegiate per chi ha deciso di trascorrere le proprie vacanze. In particolare la città di Lecce offre grandi opportunità a quanti decidono, tra un tuffo e un altro, di apprezzare e seguire importanti eventi culturali. Proprio in questi giorni, infatti, l’Anfiteatro romano di Lecce ha fatto da cornice per il Locomotive Jazz Festival, da anni evento cruciale dell’estate salentina. Quattro concerti live con una lunga sequela di musicisti di grandissima fama, ma purtroppo per i presenti, non si è trattato solo di un grande spettacolo: quella che doveva essere una cornice storica e suggestiva è sembrata a tratti uno scempio tra le rovine romane. Ben tre bagni chimici sono situati tra l’ingresso degli ambulacri e la fascia esterna. A questo si aggiunge l’annosa e ignobile questione delle barriere architettoniche. Purtroppo si parla tanto di accessibilità e opportunità anche per disabili o per persone con forti disagi, ma a quanto pare non abbastanza, e soprattutto si fa molto poco. 

Tutto questo si riduce a un disaccordo circa chi deve assumersene le responsabilità. Il soprintendente ai Beni culturali, Francesco Canestrini, che delega il compito alla Soprintendenza ai Beni archeologici. La risposta che giunge dall’Ufficio Cultura di Palazzo Carafa, dal dirigente del settore Ninì Elia, al contrario, non attribuisce responsabilità e oneri alla Soprintendenza. Restano, dunque, due questioni: il problema dei bagni chimici, che sono sì necessari, ma che andrebbero disposti in maniera diversa, in modo da non svalutare la bellezza delle rovine dell’Anfiteatro e del Teatro romano. Tutto questo unito all’annosa questione che riguarda l’accessibilità e, quindi, della possibilità di una fruizione ampliata delle strutture. È un punto a sfavore delle grandi opportunità che, invece, il territorio salentino offre ai turisti normodotati e a quanti, invece, sono portatori di handicap, che vedono precludersi la possibilità di trascorrere piacevoli serate all’insegna della cultura e della musica. 

La rassegna presso l’Anfiteatro e il Teatro romano continuerà, comunque, fino al mese di settembre e vedrà al suo interno appuntamenti di teatro, danza classica e contemporanea, musica, lirica e poesia. Ci si augura che la visibilità sia un’occasione per la città di porre tra le sue priorità anche le importanti e cruciali questioni dell’accessibilità e delle barriere architettoniche.

 

Federica Miggiano