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Con “Zampe di gallina” va di scena il Salento

Il nuovo film della Carlo Toma Film punta sul Salento e sulle sue aziende grazie al product placement 

 

Si sta svolgendo in questo periodo la lavorazione del lungometraggio Zampe di gallina, nato da un’idea del produttore/autore/regista magliese Carlo Toma (nella foto) e di Massimo Gaudioso, già sceneggiatore di numerosi successi (Gomorra, Benvenuti al Sud, ecc). Prodotto dalla Carlo Toma Film, con il sostegno dell’Apulia Film Commission, sarà interamente girato in Salento. 

Il ciak di inizio riprese sarà dato alla fine di settembre. Ancora aperta la selezione del cast; un primo casting si è già svolto presso il Cineporto di Lecce e un secondo sarà fissato all’inizio di giugno (occhi puntati sulla pagina facebook “Carlo Toma Film” dove sarà comunicata la data esatta). Si cercano attori e attrici, in particolare un uomo, 70 anni, magro, aria dinoccolata; una donna, 75 anni; un uomo, 30/35 anni, bell’aspetto, fisico asciutto; un uomo, 40/45 anni, una donna 35/40 anni, bell’aspetto. Ma si cercano anche comparse perché, come spiega il regista e produttore, “a volte può succedere che arriva una persona che non ha mai fatto teatro, ma ha qualcosa di buono che puoi tirar fuori in fase di lavorazione”. Chiunque è interessato può inviare una mail a carlotoma_zdg@libero.it, scrivendo nell’oggetto “Casting”, allegando una cartella nominata con nome_cognome_età, contenente massimo tre foto, curriculum vitae, eventuali video e recapiti telefonici. 

Un film, Zampe di gallina, tutto declinato al femminile, che vede protagoniste proprio delle donne, soprattutto anziane. Lontano dalla città, infatti, isolato tra gli uliveti secolari del Salento, minacciati dalla maledetta Xylella fastidiosa, c’è il “Verde Oliva”, un piccolo stabilimento balneare dove vive un gruppo di anziane amiche che trascorrono le giornate cercando di occupare il tempo. Unici altri esseri umani presenti nella zona sono i vicini del “Salvagente”, una comunità di recupero per new addictions, le nuove dipendenze. Nessuno li ha mai visti e nessuna delle anziane signore ha realmente capito cosa sono queste new addictions, ragione per cui intorno a questi misteriosi vicini si è creata quasi una leggenda, secondo la quale ad abitare il “Salvagente” ci sono dei veri e propri mostri deformati dalle dipendenze. 

Nonostante tutto però al “Verde Oliva” si potrebbe tirare avanti serenamente, se non fosse che il Sindaco della città ha puntato gli occhi su quel tratto di mare, spiaggia e ulivi secolari, per realizzare un moderno e lussuoso villaggio turistico. Ecco allora che il “Verde Oliva” e il “Salvagente” dovranno unire le forze per scongiurare il pericolo di veder distrutta quella striscia di terra incontaminata. Le donne scopriranno così che gli ospiti della comunità sono dei ragazzi fragili “inciampati” nelle proprie debolezze e la convivenza forzata le aiuterà a dare di nuovo senso al tempo e a salvare lo stabilimento. 

Il film si avvale del product placement, ossia l’inserimento pianificato di un prodotto o un marchio all’interno di una sequenza o una scena, strumento introdotto insieme al “tax credit” dal Decreto Urbani del 2004, e sono già cinque le aziende salentine che hanno aderito al progetto (“Benessere e Natura” di Martano e le magliesi “Giorgio Santese Abbigliamento”, “Tenuta Lucagiovanni”, “Cioccolato Maglio” e “Mercatino del Gusto”) ma, aggiunge Toma, “speriamo che altre vogliano farne parte”, sottolinea Carlo Toma, “siamo disponibili a far veicolare altri marchi nel migliore dei modi, cercando di far interagire il prodotto all’interno della sceneggiatura”. Un’occasione dunque per produrre sviluppo reale in loco, alimentando la visibilità e la riconoscibilità di nomi e prodotti salentini. 

 

Claudia Mangione