Al via Strade Maestre/Futuro anteriore, la nuova stagione teatrale dei Cantieri Koreja, tra novità, anteprime nazionali e alta qualità di respiro locale ed internazionale
“Un progetto di connessione, con una programmazione che unisce diversi linguaggi artistici come teatro, danza, musica, arti visive e letteratura. Non a caso si chiamano Cantieri, perché ci sono diversi elementi, diverse professionalità che cercano dialogare e di costruire insieme le attività”. Esordisce così Franco Ungaro alla conferenza stampa di presentazione della nuova stagione teatrale 2012-‘13.
Eccezionale la qualità del cartellone, che propone il meglio della scena nazionale e internazionale con nomi di caratura eccellente: da Scimone e Sframeli di Messina, acclamatissimi in Francia, in scena con due lavori La festa e Pali (nella foto – 14,15 dicembre), a Massimiliano Civica con Soprattutto l’anguria (13 aprile); da Peppe Servillo, che si esibirà l’11 e 12 gennaio con l’Orchestra Sinfonica T. Schipa di Lecce nella celebre Histoire du Soldat, a Laura Curino con i due spettacoli Olivetti (26 aprile) e Il Senato delle donne (27 aprile); da I Sacchi di Sabbia di Pisa con le due divertenti opere Don Giovanni di Mozart e Abram e Isac (6 aprile), al Teatro Stabile dell’Umbria con 3 famiglie (15,16 marzo); dalla Compagnia Menoventi di Faenza col doppio spettacolo (25 gennaio) Invisibilmente e In festa.
E poi ancora la giovane Compagnia barese Fibre Parallele con Furie de sanghe (21 dicembre), il Teatro KismetOpera di Bari con la personale rilettura de Il malato immaginario (2 marzo) e il Teatro Crest di Taranto con L’agnello (28 marzo).
Salvatore Tramacere sottolinea la centralità dell’attore nella nuova stagione: “Da Scimone e Sframeli a Civica, da Laura Curino a I Sacchi di Sabbia sono tutte esperienze di grande profondità. Questa stagione è dedicata esclusivamente all’attore e al lavoro artigianale perché crediamo moltissimo in questi valori e cercare di non perderli è per noi molto importante”. In cartellone Koreja propone inoltre i suoi ultimi e applauditissimi lavori, reduci dalle tournée in Italia e all’estero: La parola padre (30 novembre, 1 dicembre) con la regia di Gabriele Vacis, La visita della vecchia signora (8, 9 febbraio), opera tra le più conosciute di Friedrich Dürrenmatt in scena con il KorejaLab, e la nuova versione rivisitata di Acido fenico (23 febbraio), scritto dal magistrato Giancarlo De Cataldo. Afferma Ungaro: “La cosa importante su cui stiamo lavorando è costruire anche una realtà che abbia un suo repertorio, perché gli spettacoli che facciamo non sono usa e getta. Adesso abbiamo 8 produzioni e tutte continuano ad avere un pubblico e a girare, e non ci sono tante compagnie in Italia che hanno e mantengono un repertorio”.