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Con Hackathon trionfa la cultura dell’accessibilità

A ottobre si svolgerà a Lecce un meeting di esperti di informatica per creare, insieme ad associazioni e istituzioni, una mappatura dei luoghi accessibili ai disabili 

 

Nel Salento sono sempre più concrete le politiche mirate ai diversamente abili. Infatti a Lecce, anche in vista della candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019, si assiste ad una serie di battaglie condotte con determinazione ed efficacia da Domenico e Maria Pia Desantis, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Associazione Movidabilia nata nell’ambito di Principi attivi 2012. Il progetto, dal titolo “Hackathon – accessibilità dal basso”, ha come obiettivo la sensibilizzazione all’accessibilità  dei siti culturali ai diversamente abili, col fine di avviare una vera e propria rivoluzione culturale che parta dai singoli cittadini. 

Per hackathon (da hacker e marathon) s’intende un meeting dalla durata variabile al quale partecipano, a vario titolo, esperti di diversi settori dell’informatica: sviluppatori di software, programmatori e grafici web, per la creazione di app o software le cui finalità possono riguardare anche ambiti didattici e sociali. Nel nostro caso l’hackathon ha l’ambizione di far cooperare esperti informatici, associazioni e comuni cittadini al fine di creare una mappa dell’accessibilità dei luoghi della città di Lecce. 

La ‘maratona’ avrà luogo nella prima decade di ottobre e, come afferma Maria Pia Desantis, “c’è la necessità di diffondere la cultura dell’accessibilità culturale. L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione di Movidabilia col Comune di Lecce ed in particolare grazie alla sensibilità dell’Assessore comunale all’Innovazione tecnologica Alessandro Delli Noci. Si vuole dunque costituire un database fondamentale per la realizzazione di progetti concreti per la comunità. Esistono infatti alcune mappe interattive (openstreetmap.org) su cui si possono inserire dati riguardanti vari punti d’interesse al fine di informare, attraverso l’applicazione wheelmap.org scaricabile sugli smartphone, i turisti diversamente abili. Il lavoro sarà svolto sostanzialmente da due gruppi: il primo si occuperà di individuare le aree non mappate di Lecce e segnalarle con delle caselle grigie; mentre il secondo si occuperà di definire il livello di accessibilità di ogni singolo sito. La cittadinanza verrà poi informata e sensibilizzata a partire dai giovani e quindi dalle scuole, per cui ognuno potrà, grazie all’innovativa applicazione, contribuire alla diffusione della cultura dell’accessibilità. Purtroppo -sottolinea Desantis- con la crisi economica in corso a volte è difficile anche per un Comune sostenere le spese per facilitare l’accesso ai siti culturali, come ad esempio la costruzione di scivoli.”. 

Il progetto mira dunque alla creazione di una specie di “tripadvisor” dell’accessibilità. Siamo certi che il lavoro svolto dallo staff di Movidabilia aprirà le porte, col primo hackathon italiano incentrato su questo tema, dei meravigliosi siti leccesi a coloro che vivono le disabilità. 

 

Un coro unanime per “Lecce città accessibile”

 

Per PEBA (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche) si intendono specifici strumenti di gestione e pianificazione urbanistica previsti dalla legge finanziaria del 1986. Tali piani sarebbero dovuti essere adottati, fin dal febbraio 1987, dagli Enti centrali e locali in base alle rispettive competenze su edifici o spazi pubblici da adeguare. Numerose associazioni di disabili di Lecce chiedono l’istituzione della Consulta dell’handicap e l’adozione dei suddetti PEBA poiché è doveroso garantire il principio costituzionale secondo il quale “tutti i cittadini sono uguali, con gli stessi diritti e le stesse libertà, e le istituzioni hanno il dovere di porre in essere le condizioni per adattarlo”. 

Bisogna quindi che la città venga resa accessibile a tutti, questo lo chiedono l’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti di Lecce, la Comunità Emmanuel, S.F.I.D.A. (Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità) e la sezione provinciale di E.N.S (Ente Nazionale Sordi). I PEBA dunque rappresentano strumenti fondamentali, al fine di favorire il diritto alla mobilità delle persone con disabilità di qualsiasi tipo: mobili e sensoriali. Le predette associazioni hanno invitato l’Amministrazione comunale a “costituire la Consulta dell’handicap, che è uno strumento normativo obbligatorio, necessario per l’intercettare e interpretare esigenze particolari di determinate categorie di cittadini e propedeutico per intervenire razionalmente sul territorio”. 

 

Gian Piero Personè