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Coluccia sindaco, senza se e senza ma

Una vittoria netta e forte quella di Giancarlo Coluccia, che è riuscito a vincere dopo un ballottaggio che non ha lasciato dubbi
 
Tifo da stadio nel comitato elettorale di Giancarlo Coluccia, il farmacista di Noha neo eletto sindaco di Galatina. Un po’ più della metà degli aventi diritto al voto ha deciso per tutti, 14.622 votanti, pari al 59,86% degli elettori: gli uomini in numero leggermente superiore alle donne, 7.575 contro 7.047. Maurizio Fedele, candidato del centrodestra, si è dovuto accontentare di 5.723 preferenze pari al 40,11% dei votanti. Giancarlo Coluccia ha avuto 8.545 preferenze pari al 59,89% dei votanti. 
I festeggiamenti sono d’obbligo dopo ogni vittoria, ma in via Roma, sede del comitato elettorale del neo sindaco, la gioia era incontenibile. Fuochi d’artificio, traffico bloccato, sfilata di leader locali, baci abbracci, ringraziamenti, non è mancato proprio nulla nel pomeriggio del 12 aprile a Galatina. In questo tripudio, Giuseppe De Matteis, da poco uscito dal Pdl e approdato in casa Udc, si aggirava senza grande entusiasmo, quasi non si sentisse completamente parte della grande festa. Il telefono della commissaria cittadina, nonché neo consigliere comunale, Lilli Villani, squillava senza soste a ricevere telefonate di amici, conoscenti e, non ultime quelle di chi comunque ha voglia di salire sul carro del vincitore pur avendo lavorato dietro le quinte per guastare la festa a Coluccia. Il lavoro delle segreterie è stato incessante nei giorni precedenti il voto, anche se l’onorevole Totò Ruggeri, commissario provinciale Udc, glissa e afferma che: “È stata una vittoria della gente, del popolo di Galatina che ha dimostrato grande maturità e ha premiato un politico con esperienza e capacità di governo”. 
Musi lunghi in casa Pdl, ma anche spaesamento per un risultato che -sottolinea Saverio Congedo, vice-coordinatore provinciale del Pdl- “è stata una sconfitta inaspettata. Maurizio Fedele era un ottimo candidato”. Non c’è dubbio che l’abbondante margine del sindaco Coluccia sia da ricondurre alla confluenza di voti dall’area di centrosinistra, valga a riprova ufficiale il caloroso abbraccio tra lui e Daniela Sindaco, già assessore della Giunta Antonica, ma voci ben informate sussurrano che la stessa Sandra Antonica si sia prodigata a sostenere il candidato dell’Unione di Centro. Galatina registra la novità di un sindaco espresso da Io Sud e si propone come prima attrice di quel famoso laboratorio politico che per il Pd si concretizza in alleanza di governo, per Casini con la costruzione del Partito della Nazione con la barra di navigazione al centro e”l’annessione” di pezzi del Pd e del Pdl. Ovviamente bisognerà aspettare che passi un po’ d’acqua sotto i ponti, al momento sono concentrati su questo risultato che solo a pochi giorni dal voto si è profilato. Angelo Tondo, più volte richiamato dal sindaco Coluccia come artefice primo della sua straordinaria affermazione, non ha mancato di mandare una stoccata a Raffaele Fitto e al suo appello per il voto utile. D’altra parte Raffaele Fitto si era speso personalmente per Maurizio Fedele con un comizio di chiusura della campagna elettorale in compagnia del candidato Presidente alla regione, Rocco Palese, e del candidato sindaco di Galatina per il Pdl. 
Amaro in bocca anche per Galatina in Movimento che non potrà sedere in consiglio comunale, ma decisi a continuare nel loro percorso. Stefano De Benedittis, una delle anime del movimento nato da una costola di transfughi del Pdl, ci tiene a precisare che non hanno intenzione di mollare e sono pronti a lavorare per rifondare la classe dirigente galatinese: “Ci trasformeremo in un’associazione politico-culturale -sottolinea De Benedittis- che aggreghi tutte le persone che hanno voglia di lavorare per la città. Agiremo da indipendenti perché siamo convinti che oggi tutte le forze politiche si debbano interrogare sulla loro incapacità di esprimere un rappresentante del territorio in sede provinciale e regionale”. Insomma, per Giancarlo Coluccia non sarà una passeggiata. 
 
Maddalena Mongiò