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Codice rosso per il Pronto Soccorso del “Vito Fazzi”

Dal 2 maggio sono solo cinque i medici in servizio presso il reparto del nosocomio leccese. La soluzione? Magari l’apertura di “Punto di Primo Intervento” presso la Cittadella della Salute

 

Nei giorni scorsi il Pronto Soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce ha perso due dei sette medici presenti, e il numero di infermieri non basta a reggere l’afflusso di persone bisognose di medicazioni o primi interventi che, se non affrontati in tempo, possono essere fatali. È recente la notizia di un paziente che ha aggredito un medico proprio perché esausto dell’attesa e di fatto si parla di attese quotidiane anche di sette ore per i codici verdi e bianchi. Il coordinatore provinciale del Tribunale dei Diritti del Malato Angelo Oliva a riguardo ha dichiarato: “Con l’arrivo della stagione turistica la situazione andrà ad aggravarsi. La problematica necessariamente si deve sbloccare nel giro di pochi giorni, poiché questa carenza provocherà grandi disagi. Se gli ospedali di Campi e San Cesario sono chiusi -si chiede Oliva- dov’è il personale lì finora operante?”. 

La soluzione ottimale sarebbe quella di aprire un altro ambulatorio, magari proprio all’interno del vecchio “Vito Fazzi”, presso la Cittadella della Salute sita in piazza Bottazzi. Questa soluzione è stata avanzata anche dal dottor Silvano Fracella, primario del Pronto Soccorso. Al vecchio “Fazzi” si potrebbe creare un “Punto di Primo Intervento” perché c’è anche la Radiologia e la Specialistica e dotandolo di un cardio-online si invierebbe il tracciato prima di condurre un eventuale infartuato al “Fazzi”. 

Ogni giorno nei corridoi del Pronto Soccorso si può assistere a scene raccapriccianti, di malati sulle barelle in attesa di poter essere visitati e tranquillizzati dai pochi medici, e questi ultimi che vivono situazioni di forte tensione e stress. Per il momento resteranno solo cinque medici, che dovranno garantire l’apertura H24 dell’ambulatorio, i quali sostengono il turno dalle 20 di sera alle 8 del mattino e che possono integrare soltanto con 12 ore aggiuntive la settimana. In realtà, per coprire una postazione medica servono cinque medici a tempo pieno in quanto devono garantire la presenza la mattina, il pomeriggio, la notte e riposo. A conti fatti servirebbero 15 medici, non solo cinque. 

 

Gian Piero Personè