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Cinque proposte per il futuro di Galatina

Il confronto doveva essere a cinque ma, nella calda domenica 21 marzo che ha salutato un brillante sole primaverile, a una settimana esatta dal voto, il candidato sindaco del Pdl, Maurizio Fedele, ha glissato l’incontro fissato in mattinata nella centralissima piazza Alighieri preferendo una performance in serata alla preferenza del ministro Fitto e del candidato alla Regione Rocco Palese. Poco più di duecento persone hanno assistito confronto tra i quattro candidati: Giancarlo Coluccia sostenuto da Io Sud, Psi, Udc e dalla lista civica Progetto Polis; Daniela Vantaggiato per il centrosinistra che vede apparentati Pd, Galatina Altra, Sinistra Ecologia e Libertà, Idv; Daniela Sodo, espressione della lista civica Galatina in Movimento; Roberta Forte per la federazione della Sinistra. Si respirava un clima disteso e sereno; si registrava il rispetto reciproco, elemento che nella recente storia politica non è scontato, con cui i candidati si sono confrontati e l’eccezionale presenza di ben tre donne a contendersi la poltrona del primo cittadino. Di sicuro Galatina, che da motore propulsore del Salento da un po’ di anni è nelle retrovie, affogata da pastoie di rancori, inimicizie e sospetti, ha bisogno di un governo stabile e di un sindaco capace di aggregare e far collaborare le forze politiche per progettare una città a misura d’uomo. I mesi di commissariamento, che pure sono stati egregiamente condotti dal commissario straordinario, sono stati uno schiaffo per la città che platealmente ha mostrato le sue debolezze e le sue criticità. 
 
Maddalena Mongiò