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Case Magno nel caos

Canoni di locazione aumentati e degrado dell’area: esplode la protesta degli inquilini delle le palazzine in viale della Repubblica 

 

Le “Case Magno” di Lecce sono in pieno caos. Il comitato costituito dagli abitanti dall’agglomerato hanno coinvolto anche il prefetto di Lecce Claudio Palomba ed il presidente della Regione Michele Emiliano. Il problema iniziale riguarda i canoni di locazione, quadruplicati nel corso degli anni e non in linea con la normativa di riferimento. Nel novembre scorso a numerosi cittadini sono giunte le richieste di pagamento per “recupero morosità” relative a canoni scaduti e non pagati fino a fine settembre, ma “con degli importi privi di qualunque riferimento”. A dicembre, la dirigente del Comune ha ribadito che quei canoni, per quanto potessero essere basati su un’applicazione non corretta dei coefficienti di riferimento, comunque erano dovuti e non erano modificabili, perché in precedenza non contestati, nonostante le richieste di informazioni avanzate dagli inquilini e cadute nel vuoto. E si doveva provvedere a pagare “pena l’immediata attivazione degli sfratti per morosità”, afferma Franco Salerno, a capo del comitato.

Il secondo punto è relativo allo stato di manutenzione che è pressoché allarmante: le palazzine in viale della Repubblica versano in uno stato di degrado totale. Sono stati avviati dei lavori nel 2015 che sono sospesi per problemi nel rapporto tra Comune e ditta appaltatrice. Eppure, “le somme per la ristrutturazione provengono da fondi propri del Comune -aggiungono dal comitato- perché non è stato possibile accedere a quelli regionali disponibili per gli alloggi Erp a causa del caos gestionale, che ha impedito una mancata applicazione dei contratti di assegnazione e locazione”. Secondo lo Giovanni D’Agata dello Sportello dei Diritti “non sono visibili segni di un cambiamento in quelli che sono rimasti che quartieri dormitorio”.

 

Gian Piero Personè