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Cara costa, quanto mi costi!

In via di conclusione gli interventi di messa in sicurezza del litorale neretino. Ma chi paga?

 

Che Nardò abbia alcuni dei tratti costieri più affascinanti del nostro Salento è difficilmente discutibile. Chi conosce la zona che va da Porto Selvaggio al litorale gallipolino sa anche che, trattandosi di una costa bassa e per la gran parte rocciosa, è di conseguenza fortemente soggetta all’azione delle mareggiate. Proprio questa opera corrosiva e distruttrice ha reso indispensabili alcuni interventi di messa in sicurezza della scogliera, soprattutto nel tratto tra Santa Caterina e Santa Maria al Bagno. Nei mesi scorsi, in seguito ad alcuni sopralluoghi congiunti da parte dei tecnici comunali e di quelli della Regione Puglia e dell’Ufficio del Genio Civile di Lecce, le autorità hanno concordato l’assoluta urgenza di lavori di recupero, riqualificazione e messa in sicurezza della costa neretina.
Gli interventi, avviati alla fine della stagione estiva ed attualmente in via di conclusione, hanno interessato la rotonda sottostante la Torre dell’Alto, la rotonda del belvedere nelle vicinanze della zona “Chiapparu”, il tratto dei muretti in prossimità dello scalo di alaggio di Santa Caterina ed alcune scale di accesso al mare che nei mesi scorsi erano state quasi completamente distrutte nei tratti di costa tra Santa Maria al Bagno e Santa Caterina. 
Per il primo cittadino il lavoro sinora profuso rappresenta una risposta rapida, efficace ed immediata alle segnalazioni pervenute da parte di alcuni cittadini. Naturalmente gli interventi non possono considerarsi conclusi, tanto che lo stesso sindaco Antonio Vaglio ha promesso di continuare in futuro a fare tutto quanto sarà nelle sue possibilità “per mettere in cantiere altri interventi puntuali su altri tratti di costa”. Rimane ad oggi aperta la questione di chi finanzierà questi lavori. Palazzo Personè ha anticipato le somme necessarie (circa 48mila euro) ricorrendo al fondo di riserva. Tuttavia, come sottolineato dall’assessore all’Urbanistica Cosimo Caputo, ci si augura un rapido rimborso delle somme spese da parte degli uffici regionali: le coste, infatti, sono state risanate, ma ora è necessario intervenire sulle casse di Palazzo Personè, non meno dissestate.

 

Alessio Palumbo