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Cannabis per uso terapeutico, da gennaio sarà disponibile in farmacia

Pronti 20 chili di cannabis essiccata pronta per l’uso e prodotta presso lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze. Lucia Spiri di “LaPiantiamo”: “Bene così, ma non basta: occorre che la legge consenta la coltivazione sul territorio” 

Importante passo avanti nell’ambito del tanto dibattuto utilizzo della cannabis per fini terapeutici. A partire dal prossimo gennaio, presso le farmacie italiane autorizzate arriveranno i fiori di cannabis prodotti dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze; si tratta della prima produzione legale della pianta in Italia, dopo un lungo iter conclusosi lo scorso anno.

A partire dal 2017 saranno così disponibili i primi 20 chili provenienti dalla struttura toscana, un centro di eccellenza nel campo della produzione di farmaci di difficile reperibilità, proprio come sono quelli a base di canapa o delle sue infiorescenze; sono prodotti farmaceutici che ancora oggi vengono acquistati dall’Olanda in seguito ad un lungo e complesso iter burocratico e che comporta al Sistema Sanitario Regionale pugliese una spesa di circa 700 euro mensili per ogni malato.

La produzione dello stabilimento fiorentino non servirà però a sintetizzare farmaci, bensì per essere consumata al naturale secondo due tipologie di somministrazione: attraverso un decotto preparato mettendo a bollire i fiori, oppure tramite vaporizzazione e conseguente inalazione dei lori i principi attivi.

È di circa 100 chili il fabbisogno annuale di cannabis a uso terapeutico delle regioni italiane; appare quindi chiaro che il quantitativo messo a disposizione il prossimo mese rappresenta solo una parte della produzione dello Stabilimento Farmaceutico Militare per il 2017. Questo è anche il pensiero di Lucia Spiri, affetta da sclerosi multipla e fondatrice, insieme ad Andrea Trisciuoglio, di “LaPiantiamo”, l’associazione di Racale che ha dato vita al primo Cannabis Social Club italiano allo scopo di consentire la coltivazione di cannabis ad uso terapeutico in Puglia: ” È un bene quello che sta accadendo, ma non basta se si pensa al fabbisogno di ogni malato. Io, ad esempio, necessito di 3,6 chili annuali, cioè 10 grammi al giorno. Anche per questo siamo in costante contatto con la Regione Puglia, affinché possa abbassare il prezzo di approvvigionamento e consenta la coltivazione nel territorio. Altre realtà stanno intraprendendo questa strada e l’importante è che vengano rispettate le regole affinché ad ogni malato possa giungere un idoneo quantitativo di cannabis in grado non solo di alleviare, ma anche, come dimostrano nel mio caso referti medici e risonanza, di arrestare lo sviluppo di gravi patologie”.

Un’ampia gamma di utilizzi in campo medico 

La cannabis è considerata un antidolorifico che viene però prescritto solo quando altre sostanze non si sono rivelate efficaci. Le sue proprietà terapeutiche sono però state riconosciute anche dal Ministero della Salute. La cannabis può così fungere da analgesico contro patologie caratterizzate da spasticità, come sclerosi multipla e lesioni al midollo, proprio due delle malattie di cui sono affetti i componenti del direttivo di “LaPiantiamo”.

Più in generale, le infiorescenze possono essere utilizzate per alleviare il dolore cronico, soprattutto quello di origine neurologica. Oltre agli effetti analgesici, però, questa sostanza è in grado di alleviare la nausea derivante da alcuni trattamenti piuttosto forti, come chemioterapia, radioterapia e quelli contro l’Hiv. È inoltre utilizzato per stimolare l’appetito nei casi di particolari e gravi patologie, come ad esempio l’anoressia nervosa o l’Aids. Da sottolineare anche il suo effetto ipotensivo, cioè la capacità di abbassare la pressione arteriosa, in caso di glaucoma.

Già da qualche anno, pero, sono state riscontrate anche proprietà antiemiche in alcuni farmaci cannabinoidi, utili così nelle cure sottoposte ai bambini malati di leucemia, mentre altri ancora si rivelerebbero efficaci nel tumore alla mammella o avrebbero effetti antiipertensivi. Infine, altri derivati della canapa hanno mostrato efficacia contro ictus, traumi cranici ed epilessia.

Alessandro Chizzini