I Carabinieri gli tendono una trappola organizzata insieme alla vittima. Ora l’aguzzino deve rispondere delle accuse di estorsione e spaccio
Avrebbe estorto centinaia di euro nell’arco dell’ultimo anno a un ragazzo del posto, il quale non aveva mai presentato una denuncia per timore di eventuali ritorsioni. Esasperato dalle continue minacce e vessazioni telefoniche poste in essere ogni volta provava a rifiutarsi di corrispondere le somma richiesta, la vittima ha però finalmente deciso di affidarsi ai Carabinieri e raccontare tutto.
Ed è così che, all’ultimo appuntamento per la consegna di denaro, si sono presentati anche i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Campi Salentina, che hanno così arrestato un 29enne di San Pancrazio Salentino. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lecce, subito informata dei fatti, hanno consentito di individuare l’uomo che, in più occasioni, in base alla testimonianza della vittima e ad altri elementi raccolti dai militari dell’Arma, avrebbe estorto denaro all’acquirente quando quest’ultimo non era in grado di saldare, nei tempi stabiliti, l’acquisto di stupefacente, ricorrendo così a minacce di gravi ripercussioni fisiche e di morte.
Secondo quanto raccontato dalla vittima, quando la questione non si risolveva immediatamente, l’aguzzino applicava un sovrapprezzo che faceva lievitare i debiti, sino ad arrivare a somme non più accessibili. Stretto nella morsa dell’estortore e stanco delle continue vessazioni, l’uomo ha così deciso di denunciare tutto ai Carabinieri.
L’arrestato dovrà ora rispondere di estorsione e anche di spaccio, in considerazione del fatto che nel corso della perquisizione personale e domiciliare i Carabinieri abbiano rinvenuto una piccola quantità di cocaina. Su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, è stato poi condotto presso la Casa Circondariale di Lecce.