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Cala il sipario sul cinema Santa Lucia

Ormai l’ultimo atto sembra essersi concluso: al posto del multisala, chiuso nel 2013, vi saranno 24 unità immobiliari, 5 negozi e un parcheggio interrato 

 

Chi sinora ha sperato nella restituzione alla cultura del multisala posto nel cuore del quartiere San Lazzaro sarà deluso. Presto infatti verrà demolito e al suo posto sorgerà l’ennesimo nucleo di unità abitative, negozi e parcheggi. Nonostante l’amarezza del proprietario Enzo Masciullo, sembrano non esserci alternative. 

La vicenda mette in luce alcune problematiche che si aprono in questi casi: innanzitutto gli immobili come il Santa Lucia, edificati nella prima metà del Novecento, non sempre sono tutelati così come altri monumenti o teatri antichi, per cui una volta ceduti gli acquirenti possono farne ciò che credono, in base ai regolamenti cittadini. Tre anni fa vennero chiusi definitivamente i cancelli, in quell’occasione il mondo della cultura si mobilitò affinché si scongiurasse qualsiasi amaro destino. Ma, nei fatti, non vi è stata alcuna risposta concretata, le istituzioni si sono tirate fuori, addirittura ci si aspettava un’azione da parte del presidente della Regione Emiliano, che nella scorsa primavera scelse per la sua campagna elettorale proprio il Santa Lucia come base delle sue “Sagre del programma”. Proprio in quella circostanza si è parlato della possibilità di rendere il cinema un luogo di cultura, ma il discorso, evidentemente, non si è evoluto. 

Sostanzialmente la crisi generale della cinematografia ha fatto la sua ennesima vittima. Prima del Santa Lucia, a Lecce, anche il Fiamma, L’Ariston e l’Odeon hanno chiuso poiché i botteghini non rendevano, la gente sembra infatti disinteressata al cinema d’autore. Si preferisce accaparrarsi un posto per vedere i lavori di Zalone e trascurare il cinema di “nicchia”. Ahinoi, bisogna riconoscere che l’unica proposta seria di acquisto dello stabile è stata avanzata dalla società Stk srl la quale trasformerà radicalmente i 1.600 metri quadrati di spazio. Vi saranno 24 unità immobiliari, 5 negozi e un parcheggio interrato. 

Da Palazzo Carafa non vi sono smentite, anzi: “Il progetto è quello e non si discute”, ha affermato l’assessore all’Urbanistica Savero Martini, anche se bisogna attendere l’esame della Commissione Urbanistica, richiesta dal consigliere Carlo Salvemini per far luce sul progetto. 

 

Gian Piero Personè