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Braccianti extracomunitari, il dramma nelle campagne

Botta e risposta tra Cgil e Comune dopo il decesso di un sudanese il 20 luglio scorso. Intanto rischia di saltare la convenzione tra Emergency e la Regione Puglia 

 

Un bracciante agricolo sudanese di 47 anni è morto il 20 luglio scorso durante la raccolta dei pomodori in un terreno tra Sant’Isidoro e Avetrana. L’uomo si è accasciato a causa di un malore improvviso. Inutili i soccorsi prestati dagli altri lavoratori che erano con lui, mentre la temperatura quel giorno sfiorava i 40 gradi. Mohamed viveva a Caltanissetta con moglie e figlia: era arrivato a Nardò per lavorare d’estate nelle campagne. Nel frattempo la Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo; tre sono gli indagati: l’intestataria del terreno agricolo, il marito (già coinvolto nel processo Sabr) ed un intermediario sudanese. 

Ma la polemica sui migranti stagionali nei terreni neretini anche quest’anno è cominciata ancor prima di questo dramma. Da mesi i volontari di “Diritti a Sud”, la onlus nata nel dicembre 2014 per dare supporto concreto ai braccianti e che ora fornirà assistenza legale gratuita ai familiari di Mohamed, lanciano allarmi inascoltati. Anche la Cgil leccese è intervenuta, inviando una lettera a Prefetto, Presidente della Regione e Asl una settimana prima della tragedia. “Per l’ennesimo anno -scrivono Antonio Gagliardi (Flai) e Antonella Cazzato (Cgil)- esprimiamo preoccupazione e indignazione per la situazione che vivono i lavoratori immigrati per la raccolta stagionale delle angurie e dei pomodori”. 

Sotto accusa l’Amministrazione comunale, colpevole per il sindacato di non aver allestito per tempo strutture idonee e dignitose per accogliere i lavoratori, costretti così ad alloggiare (ancora una volta) in un’ex falegnameria sulla via per Lecce, struttura pericolante e priva di condizioni di sicurezza. Eppure proprio lì, in contrada Arene-Serrazze, il Comune dal 9 luglio ha messo su una tendopoli per i braccianti. “Il volto civile dell’Europa”, ha definito quell’iniziativa il sindaco neretino Marcello Risi. “Spazio inadeguato, privo di ombreggiatura e di un numero di tende sufficiente”, ribatte la Cgil. 

Nel frattempo dai campi arriva un’altra notizia: l’organizzazione medica Emergency, che un anno fa tramite un ambulatorio mobile prestava assistenza sanitaria gratuita ai braccianti, quest’anno potrebbe non esserci. Non è stato ancora perfezionato, infatti, il rinnovo della convenzione tra la Regione Puglia e l’associazione fondata da Gino Strada. 

 

Stefano Manca