Finanziato dalla Regione Puglia un progetto per la realizzazione di un percorso naturalistico e salutistico nel quale svolgere attività fisica
Negli ultimi anni è aumentato notevolmente il numero di persone che hanno scelto di iscriversi in palestra, in piscina o che si sono rivolte a moderne attività di esercizio fisico. Molto spesso, però, il “fai da te” si dimostra essere la migliore delle alternative, anche (e soprattutto) dal punto di vista economico. E presto i cittadini di Muro Leccese potranno avvalersi di una nuova struttura nella quale poter praticare attività fisica in qualsiasi momento della giornata.
L’Amministrazione comunale, guidata da Gabriella Cretì, ha infatti ottenuto un finanziamento di circa 103mila euro provenienti da fondi regionali per la realizzazione di un percorso naturalistico e salutistico presso la Pineta del Parco Crocifisso. “Fortemente voluto dall’Amministrazione -spiega il consigliere di maggioranza Giuseppe Brocca-, la creazione del percorso naturalistico consentirà all’utenza di conoscere il bosco, senza alterarne l’equilibrio naturale, permettendo al fruitore di individuare interessanti spunti di riflessione di tipo didattico-ambientale”.
Il percorso proposto si svilupperà in lunghezza su circa 200 metri e sarà aperto sulle tracce di alcuni sentieri già esistenti. Sarà attrezzato oltretutto con poster tematici, portabici e staccionate in legno. Il percorso ginnico interesserà una pista di servizio ad anello, ubicata lungo il perimetro del bosco per una lunghezza di 320 metri. In prossimità dell’ingresso alle aree boschive è stata preventivata la realizzazione di un’area destinata a baby park da allestire con attrezzi ginnici per bambini, dotati di pavimentazione antitrauma per una superficie complessiva di 90 metri quadri. “L’utenza -continua Brocca- avrà la possibilità di praticare esercizio fisico all’aria aperta, riavvicinandosi alla natura e trascorrendo un importante momento di socializzazione. Le attività sportive saranno praticate in vere e proprie ‘palestre verdi’ ben inserite nel contesto boschivo”.
Alessandro Chizzini