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“Ben-Essere Adolescenti” con il Consultorio Familiare

Bilancio positivo per il progetto finalizzato all’educazione all’affettività e alla sessualità degli allievi delle III classi delle scuole medie di Cursi, Maglie, Uggiano, Corigliano, Muro Leccese e Scorrano

 

Il Consultorio Familiare del Distretto di Maglie, da sempre attivo come punto di ascolto, informazione, consulenza indirizzato in particolare alla famiglia, all’infanzia e all’adolescenza, ha allargato ormai da qualche anno il suo raggio d’azione verso le scuole. L’anno scolastico 2016-2017 ha visto infatti il consolidamento di “Ben-Essere Adolescenti: Educazione all’affettività e alla sessualità”, progetto indirizzato a tutte le classi III della scuola secondaria di 1° grado (scuola media) con il coinvolgimento e l‘intervento degli operatori consultoriali -psicologi, assistenti sociali, ginecologhe e ostetriche-, con l’attiva partecipazione dei dirigenti scolastici e il corpo docente di ogni classe. 

Il progetto, previsto nel Catalogo del Piano Strategico Regionale per la promozione della salute nelle scuole, mira ad aiutare lo sviluppo della personalità e delle potenzialità di ogni alunno soprattutto da un punto di vista dell’emotività e dell’affettività, “rispondendo alla doppia esigenza di corrette informazioni biologiche associate a un’educazione socio-affettiva” che stimoli i ragazzi di assumere un modello di vita capace di affrontare le proprie emozioni e responsabilità. 

Al fine di una corretta valutazione dello sforzo formativo profuso dal Consultorio del Distretto di Maglie, sono stati somministrati agli studenti dei questionari, i cui risultati sono stati poi presentati in questi giorni. Tra le domande rivolte agli alunni degli Istituti Comprensivi di Cursi, Maglie, Uggiano La Chiesa, Corigliano d’Otranto, Muro Leccese e Scorrano, le principali sono state “Sai cosa sono le malattie sessualmente trasmissibili?”, “Si può restare incinta al primo rapporto?”, “Sai cosa sono i metodi anticoncezionali?”. 

Dai grafici elaborati, appare subito evidente come le informazioni e le unità didattiche, sviluppate nel corso degli incontri con i professionisti del Consultorio, siano state acquisite immediatamente dai ragazzi, con forti discrepanze tra ciò che sapevano prima del progetto e ciò che hanno imparato dopo. Ciò è fortemente significativo, al di là dei diffusi tabù, se si considera il notevole incremento percentuale della diffusione delle malattie sessualmente trasmesse e la frequente richiesta di IVG di giovanissimi e qualche volta minorenni. Attrezzare culturalmente le nuove generazioni ad assumere comportamenti responsabili di fronte a tali problemi significa concretamente fare prevenzione vera, in grado di evitare drammi esistenziali e interventi sanitari, nonché consentire notevoli risparmi economici. 

 

Ugo Tramacere